Un San Terenzo rinnovato. La prima volta del team rosa

San Terenzo – UNA BORGATA completamente rinnovata nell’organico che per la prima volta nella storia del Palio del Golfo si presenta alla grande disputa remiera di domenica 5 agosto con l’equipaggio femminile. Parliamo del San Terenzo, ultima tappa del nostro viaggio attraverso la storia e le tradizioni delle protagonisti del nostro mare, che presieduto dal neo “comandante” Matteo Passalacqua, che succede al dimissionario Francesco Pardini, è pronto a dare spettacolo domenica 5 agosto alla Morin. Insieme a Passalacqua che dalla passeggiata tiferà anche per il figlio Giacomo, timoniere degli junior, non mancherà l’appuntamento il vice Matteo Vicini, il capoborgata Renzo Orsoni, subentrato a Salvatore Cannizzaro, e il vice Federico Pardini, sostenuto dal segretario Stefano Bracco: un gruppo grintoso che è riuscito nell’impresa, «quella — spiega il presidente — di gettare le basi per il futuro. Stiamo lavorando seriamente ». Un impegno notevole anche quello di capitan Orsoni, non solo ricolto alla ristrutturazione delle barche ma soprattutto al coinvolgimento dei giovani in uno sport che ogni anno è in grado di offrire indelebili emozioni. Come quelle vissute ben 80 anni fa quando la storia dei bianco-verdi ebbe inizio con la mitica barca «Armida» che nel ’37, grazie al restyling subito, traguardò un preziosissimo secondo posto. La prima vittoria arrivò in casa del San Terenzo nel ’45: un anno che rimase tristemente alla storia per i bombardamenti atomici su Hiroshima e Nagasaki ma che grazie all’impegno di Angelo Maioli vide le imbarcazioni scendere in mare con Vanessa, Dada, Pignatelli, timonati da Foches, che salirono sul gradino più alto del podio. Una vittoria che l’armo numero 9 bissò nel ‘64 con Casali, Coppa, Strada, Biagioni, timorati da D’Alessandro. L’anno successivo il San Terenzo arrivò secondo, identico piazzamento nel ’66 e nella metà degli anni ’80. Nell’84 e nell’85 il trionfo nel Trofeo Cassa di Risparmio e in tutte le pre-Palio ma nel giorno clou… fumata nera. All’amarezza per i risultati in mare (solo un secondo posto nel ’90), iniziò a corrispondere l’entusiasmo a terra per la sfilata, ripetutamente vinta dalla borgata.
Quest’anno il San Terenzo ci riprova, forte della rinato entusiasmo e della vicinanza della propria gente anche nelle feste e negli eventi serali organizzati, cosi come dell’insegnamento di Dismo Mencacci, mente della società e del Palio, scomparso nel ’97. E se le prepalio sono state hanno registrato piazzamenti soddisfacenti solamente all’armo femminile, non ci sarà di che stupirsi se i senior e gli junior santerenzini mostreranno le loro armi e la loro determinazione proprio per l’87esimo Palio del Golfo.
Vinca il migliore, o come si dice in questi casi… buon vento!
Laura Provitina

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