Ecco il Crdd la“non borgata” che vuole stupire

Nell’immediato “BORGATA non borgata”. È così che spesso viene definito il Crdd,forse anche per il fatto che le imbarcazioni sono le uniche a partecipare al Palio del Golfo con il nome di una società, ma nonostante non esista un vero e proprio paese di riferimento, il Circolo Ricreativo Dipendenti Difesa sta crescendo anche da questo punto di vista. «Noi ci riteniamo una borgata proprio come tutte le altre – interviene Francesco Costa, il capo borgata – le persone che ci stanno intorno e che ci aiutano cominciano a essere tante e le ringrazio sentitamente».
L’armo baby vuol lottare con onoreNonostante le difficoltà, il Crdd partecipa da sempre con tutte e tre le imbarcazioni al Palio. «Quest’anno torniamo a giocarci il Palio con l’armo femminile – dice Costa – ma siamo soddisfatti anche dei nostri giovani senior, che proveranno a infilarsi tra gli equipaggi di punta. Con gli junior ci auguriamo di ottenere il miglior risultato possibile«. Un’edizione quella di quest’anno caratterizzata da tanti equipaggi giovani e tra questi c’è proprio il Crdd, composto quasi totalmente dagli junior rosso-blu che lo scorso anno puntavano alla vittoria. A bordo Giovanni Cassotta, Andrea Martinetti, Tiziano Giacché e Dimitri Caso. Al timone Daniel Pedretti. L’unica new entry è il secondo remo, che decide di rimettersi in gioco dopo un anno di pausa, ma che è stato protagonista nel 2011 di una stagione positiva con il Porto Venere. «All’inizio non avevamo grandi attese – dichiara Giacché – ho ripreso ad allenarmi solo ad
aprile e ci sono stati tanti cambiamenti. L’attuale capovoga era il secondo remo; e il pruista ha sempre
vogato al primo. Dopo il settimo posto della prima gara, le aspirazioni sono aumentate. È un peccato che gli ultimi risultati non siano stati positivi; alle Grazie abbiamo imbarcato tanta acqua e sarebbe stato opportuno fermarsi, ma speravamo di mantenere la nostra boa». Nonostante quella gara deludente, l’armo non ha perso la consapevolezza di poter competere con i più forti. «È il primo anno che alleno un equipaggio senior – commenta l’allenatore, Claudio Ricco- questi ragazzi erano i miei junior e ci tenevamo a continuare insieme questo cammino. Li conosco molto bene – prosegue – e so che potranno piazzarsi tra i primi cinque”. Gli junior purtroppo, non riescono invece a togliersi dalle parti basse della classifica, e occupano quasi sempre l’ultimo posto; anche se i margini insormontabili di svantaggio che c’erano all’inizio non ci sono più, e questo può far sperare di riuscire almeno ad agguantare qualche imbarcazione.
Primo anno per il capovoga Nicolò Bellotti e il pruista Gianmaria Cristina. I centrali, Thomas Mori e Nicola Iardella, hanno invece già un po’ di esperienza alle spalle e vengono rispettivamente da Cadimare e Lerici.
Al timone Alice Bartolotti. «Ci è mancata la preparazione invernale ma ci aspettavamo di fare un po’ meglio – dice Cristina- sarà difficile, ma ci auguriamo di riuscire a battere qualche imbarcazione».A inizio stagione l’equipaggio era molto indietro con la preparazione rispetto agli avversari. «Nonostante i progressi che stanno facendo – dichiara l’allenatore Marco Perfetti – non riescono a guadagnare posizioni perché anche gli altri stanno crescendo».
Quello su cui il Crdd ripone maggiori speranze, è l’armo femminile, che dopo una stagione brillante e positiva torna a giocarsi il palio. A bordo due veterane: la capovoga Claudia Calzetta e il terzo remo Elisa Carpena. Calzetta è la donna ad aver vinto più palii, ben sette, quasi tutti vinti con la maglia rosso-blu. Sei sono invece i successi della Carpena, tre di questi ottenuti insieme alla sua attuale compagna. Oltre a loro ci sono Martina Schiffini, la pruista e il secondo remo Giada Roffino. Entrambe hanno iniziato quest’avventuralo scorso anno, sempre nel Crdd. Al timone Lorenzo Morra. “Io ed Elisa abbiamo deciso di rivogare insieme per amicizia – dice Claudia – e siamo tornate al Crdd perché qui si sta bene. È bello inoltre vogare con due ragazze giovani, e speriamo di avere qualcosa da poter loro insegnare».

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