Cinquant’anni di passione. Così il Lerici rende omaggio al Palio

COME festeggiare nel migliore dei modi il cinquantesimo compleanno della borgata marinara? Semplice, con una maxi festa in strada. Ed è quello che farà il Lerici, con i giovani del posto che stanno dando del loro meglio per “organizzare” una maxi festa. Che porteranno in scena durante l’appuntamento della Sfilata, il venerdì che precede la disputa per eccellenza nel palcoscenico d’acqua della Morin. Giovani dai 30 ai 35 anni che si riuniscono tutte le sere, da pochi giorni, nel tunnel antiaereo vicino a Palazzo Civico, e che hanno già realizzato la pianta organica del carro che poi tra musica e contorni coreografici porteranno in scena. Siamo andati a fare una sorta di blitz nei loro preparativi e la prima cosa che ci è parsa agli occhi è l’entusiasmo con il quale stanno portando avanti il loro impegno. Un impegno rivolto, appunto, a omaggiare la borgata stessa che si avvicina alle nozze d’oro. E che, reduce dall’esperienza dello scorso anno — quando nelle strade spezzine fu rappresentato il Rex e l’omaggio al suo comandante — , vuole dimostrare ancora una volta la grinta e la passione per un borgo che ha fatto della sua storia e della sua tradizione il “mezzo” per guardare al futuro. Ecco, dunque, al lavoro Sergio e Massimo Mussi, Cristian e Andrea Brondi (Andrea, carico di tatuaggi, che dice di essersi fatto da solo, non può che disegnare), Dario Angelosani, Simone Silvestri, Marco Zoccali, Claudia Battaglia (responsabile della Sfilata), Sonia Nardone, Jacopo Di Tanno, Tommaso Serra e Diego Nicoletti. Riccardo Fosella dà invece una mano con gli attrezzi. E il presidente, attivissimo Marco Greco, osserva e se può non si tira indietro per aiutare i suoi borgatari. Che non abitano nessuno a Lerici centro, ma vengono dalle frazioni vicine. Ragazzi e ragazze scherzosi che hanno deciso di prendere in mano le redini della borgata, almeno per quanto riguarda la Sfilata, tralasciando dunque qualche serate tra amici e “buttando” letteralmente anima e corpo in questa loro, nuova, sfida. Si incontrano, come detto, in un ex bunker, e lì la temperatura è davvero rinfrescante. Ma poco importa. Da quanto sono impegnati, neppure si accorgono del caldo o del freddo. C’è chi crea una maxi mano in gommapiuma, chi invece cerca di guardare quello scheletro del carro e si chiede da dove iniziare. Chi ha pennelli in mano, e chi invece segue schemi precisi e poi butta tutto all’aria. Divertentissimo vederli lavorare! «Stiamo realizzando un carro che poi porteremo al Carnevale di Viareggio», ironizzano. E mica tanto, perché a quel che sembra, anche se li troviamo sorridenti e scherzosi, non riescono a nascondere quel senso di responsabilità che li accomuna, e che vogliono riflettere all’intera borgata. «Abbiamo iniziato due giorni fa, ma noi siamo così: quando partiamo mettiamo la prima». Chi si dedica al cucito del gruppo? «I costumi li sta creando mia nonna — spiega Claudia — insieme a un’amica, in casa. non abbiamo una sede dove poter cucire». Nel tunnel antiaereo, dunque, la preparazione della coreografia e del carro, con l’aiuto di Cristina, istruttrice della palestra Gymtonic di Sarzana. E i materiali utilizzati sono originali e riciclati. «Li recuperiamo dappertutto, anche nei bidoni della spazzatura. Per questo possiamo ringraziare Acam che ci dà una mano: ce ne lascia tanti nei cassonetti dell’immondizia». Insomma, la creatività è di casa, e non manca certo a un gruppo che punta a salire sul gradino più alto del podio anche nella sfilata. Che quest’anno vedrà la presenza di un’ottantina di figuranti, e di tantissimi bambini che si muoveranno a suon di musica. Il divertimento è assicurato.
LAURA PROVITINA

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