Il caso Mori finisce in commissione d’appello

SARANNO gli organi di giustizia della Lega Canottaggio o il campo di gara a scrivere la pagina più importante del Palio del Golfo 2015?
Non c’è ancora la parola fine sulla vicenda del doppio pre cartellinamento, ovvero della richiesta di tesseramento, del vogatore Giacomo Mori che dopo un periodo di prova al Canaletto, a ottobre, aveva scelto di passare al Fezzano e riunirsi con l’equipaggio con cui aveva vinto, con i colori delle Grazie, il Palio del Golfo 2014.
Mori, durante il periodo al Canaletto, aveva firmato una richiesta di tesseramento per conto della borgata canarina, passando poi al Fezzano aveva firmato una analoga richiesta per i verdi, questa seconda sottoscrizione, formalmente illecita, non si poteva fare.
Il giudice unico, Andrea Frau, aveva deciso, su mandato degli organi inquirenti della Lega Canottaggio a seguito di un’inchiesta nata dopo alcune dichiarazioni pubbliche, colpevole di illecito l’atleta, sanzionandolo con una diffida, colpevole il Canaletto di aver tenuto “nel cassetto” mesi un atto che sapeva essere un illecito e quindi sarebbe dovuto essere subito comunicato alla Lega (sanzione di 300 euro), colpevole il Fezzano per essere comunque responsabile della condotta dei propri atleti (sanzione 100 euro).
A questo punto, mentre il Fezzano ha accettato la sentenza, il Canaletto ha fatto ricorso, spostando tutto nelle mani della Commissione di Appello.
Ora, a seguito del ricorso presentato dal Canaletto contro le decisioni del giudice unico, circa il deferimento “situazione tesseramento atleta Giacomo Mori”, la Commissione d’Appello della Lega Canottaggio Uisp, presieduta da Massimo Nardini, presenti i membri Francesca Micheli, Fabio Palandri e Maurizio Viaggi, si è riunita sabato mattina e ha dato il via a una seconda fase dell’inchiesta.
«La Commissione d’Appello – si legge in un comunicato del Comitato delle Borgate, emesso dal Comune della Spezia – dopo una attenta analisi della documentazione che gli è stata trasmessa, rilevando difformità e discrepanze nella ricostruzione dei fatti, ritiene indispensabile un approfondimento in merito all’esatto andamento della vicenda inerente al tesseramento dell’atleta Giacomo Mori.
È convinzione della Commissione d’appello che solo una ricostruzione puntuale dei fatti possa permettere di procedere a qualsivoglia valutazione del merito. Pertanto si è stabilito di procedere all’ascolto di tutti i soggetti interessati, riservandosi all’esito di questo di procedere ad ulteriori audizioni.
A tal fine la Commissione ha trasmesso alla segreteria della Lega Canottaggio l’elenco iniziale di i soggetti da audire, affinché sia predisposto il calendario delle audizioni».
Insomma una storia di giustizia sportiva ancora da scrivere che apre ipotesi di ogni tipo.

Lascia un commento

Torna in alto