Riti,scaramanzie e vermentino a fiumi scaldano la lunga attesa perla gara

VIAGGIO NELLA“NOTTE BLU”   

Riti,scaramanzie e vermentino a fiumi scaldano la lunga attesa perla gara

Gli  unici a digiunare sono proprio i vogatori:tutti hanno disertato la cena Le moto storiche sfrecciano in centro fra dame vestite come negli anni ‘30

[Da Il Secolo XIX del 07/08/16]  – C’E’ ANCHE un bersagliere motociclista con Articolo 160807 secolovistosi galloni rossi sulle maniche che sfila per il circuito di via Chiodo. Ha la divisa color kaki e sfreccia a bordo di una moto color sabbia. E’ una riproduzione? «E’ vera. E’ originale. E’ una Sertum Mcm 500 che ha fatto la guerra in Africa Settentrionale. I nostri soldati di stanza in Libia l’avevano d’ordinanza», dice con orgoglio sulla sua moto storica il moto bersagliere Lido Colassieve. E’ solo uno dei gioielli della sfilata dei sidecar del Palio del golfo. Perché questo binomio? Lo spiega Paolo Pero, veterinario e presidente dell’Asi, l’Associazione moto storiche della Spezia mentre cena tra i tavoli con le borgate marinare. «La Spezia ha avuto dal ’25 al ’54 un gara con circuito cittadino e collinare proprio per le moto. Poi è stato abolito per motivi di sicurezza come è accaduto a tanti altri ma fa parte della nostra storia. Qui abbiamo dei gioielli come una Ducati Desmo del ’65 e vogliamo rievocare quegli anni perché non vadano nel dimenticatoio», dice mentre per rispolverare il clima anni ’30 al tavolo dei sidecaristi la signora Clara Guidotti, che viene da Lucca, si è vestita come chiedeva la moda di quell’epoca. E’ solo una delle chicche della Notte blu del Palio del Golfo con la cena delle Borgate e il mix di concerti in giro per la città. Tra i tavoli si smorza l’attesa. Le borgatare delle Grazie hanno i cerchietti luminosi tra i capelli. Quelli del Fezzano auspicano «una buona dormita rigenerante per le fatiche di domani (oggi per chi legge ,ndr) » mentre dalle parti del Muggiano fanno la danza dei calciatori dell’Islanda come rito propiziatorio su invito di Marisa Mazzi. «Porta bene», dice. Al tavolo del Comitato delle Borgate?. «Qui va solo il vermentino, abbiamo abolito il cibo. Andiamo solo con il vino», scherza Gianni De Giorgi. Scaramanzia? Il Tellaro fa affidamento sui gatti del paese che sono stati protagonisti della sfilata spiega Luigi Elis Stakaj, capo borgata, mentre Andrea Tarabella del Cadimare è più pragmatico.«I vogatori sanno quello che devono fare»,dice. «Non ci affidiamo né ad amuleti né ad altro», sottolinea Gianni Cargioli del Marola. Giovanni Medusei del San Terenzo spera in una bella gara e Gianni Casali del Canaletto sottolinea «che la festa ha vinto la paura degli attentati e del terrorismo. Pensavo che ci fosse poca gente quest’anno ma è andata bene». Tra i banchi tutti negano i portafortuna e pensano a sdrammatizzare con le pietanze dello Spezzino. «I portafortuna ce li hanno i vogatori che stasera stanno leggeri di stomaco», scherzano tra i tavoli sapendo che tutte le speranze sono nella forza e nella concentrazione di chi va in barca. E la festa va avanti. In piazza del  mercato il mix tra il rock di Riccardo Borghetti e le acciughe fritte di Monterosso fa il pieno come dice Alessandro D’Ippolito ai fornelli. La festa coinvolge tutta la città: c’è la band tutta femminile delle Girlesque che gira per il centro insieme a un altro team tutto rosa come le Archimossi e poi spazio anche al trio chitarra, fisarmonica e organetto degli Stornelli scordati. A condire il tutto il gran galà della musica di piazza Beverini

Marco TORACCA
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