Morin blindata, non passa nemmeno uno spillo

ALLARME TERRORISMO     

Morin blindata, non passa nemmeno uno spillo

Controlli capillari alle auto che transitavano dai varchi d’accesso Il questore Grillo: «Ha vinto il Marola, ma abbiamo vinto tutti»

[Da Il Secolo XIX del 08/08/16]  – «HA VINTO il Marola, ma abbiamo vinto tutti». Il Articolo 160808 secolo 1questore Vittorino Grillo fa il bilancio del suo Palio del golfo, quello dell’ordine pubblico. «Abbiamo deciso di gestire una presenza concreta e massiccia, ma nello stesso tempo discreta perché si deve fare in modo che le persone possano divertirsi e fare festa. Oggi le forze dell’ordine erano presenti e hanno garantito sicurezza in modo da evitare ogni tipo di rischio, con un atteggiamento elastico, ma con l’applicazione delle norme che quest’anno avevamo disposto. Avevamo personale specializzato e tanti operatori in borghese. Tutto è andato bene e tutti si sono goduti la festa senza dover cambiare i programmi. Abbiamo vinto anche noi, ma hanno vinto i tifosi che hanno capito l’importanza di remare tutti nella stessa direzione». La situazione internazionale, lo si dice a denti stretti, ma è così, cambia le regole e gli standard di vita, ed anche il Palio del Golfo si deve adattare alle necessità di garantire sicurezza per tutti. A girare per la città, nella zona della “Festa del mare“ il dispiegamento del questore di vede eccome, però non vi sono interventi particolari tanto che gli agenti hanno modo di scambiare qualche commento con i borgatari. Due ragazzine chiedono informazioni su come funziona il concorso in polizia e se lo possono fare anche senza aver fatto un periodo di ferma nelle forze armate, mentre una nonnina racconta ai carabinieri che anche il nipote è nell’Arma, ma nei paracadutisti. Anche la viabilità non registrata grosse crisi. A cogliere un po’ gli umori di chi non è concentrato sulle gare il dispositivo di sicurezza fa anche piacere. «Si sente di tutto in questi giorni _ commentano due ragazzi davanti a un furgone dell’ordine pubblico lungo viale Italiaoggi qui c’è un controllo che in questo periodo serve, mio padre è in Marina ed è via con la nave, questa è una base militare, fanno bene controllare. Poi hanno mandato pure dei mezzi nuovi, questo blindato devono averlo appena preso». Ovviamente oltre a quello che si vede c’è pure quello che non si vede. Ordine pubblico e antiterrorismo, dagli artificieri, agli uomini sui tetti, a personale quasi invisibile mischiato tra i tanti presenti sul molo. Ma per fortuna alla fine non si registrano interventi da rilievo. Insomma il pensiero stacca un attimo da concetti come terrorismo e minaccia, magari si concentra di più su di una ciabatta che vola e colpisce, accidentalmente il presidente delle borgate, Massimo Gianello. Ma siamo in uno dei momenti di festa per una vittoria, la gente balla e lancia in aria bicchieri, cappelli, magliette ….e ciabatte! Il fatto è veramente accidentale, ci scherzano pure gli altri dirigenti: «Se ti volevano colpire non ti beccavano in mezzo a questo marasma». E infatti, a discapito di qualche tensione che si era avuta nella stagione, ieri tutto è scorso liscio,qualche fumogeni e qualche petardo, giusto il tempo di un richiamo, un po’ di cori e sfottò, ma nulla di più. Anzi i complimenti, anche tra rivali, sono stati una costante. Del resto il Palio del Golfo è anche, soprattutto, questo:una festa dove si può essere rivali, ma quando si tratta di “cose importanti” i colori non sono un ostacolo. Lo racconta Gianello, presidente delle borgate, ma in primis del Muggiano: «Oggi (ieri, ndr) un nostro allenatore, Stefano Giacomazzi, ha avuto un incidente stradale, in mattinata, mi hanno detto che era vestito già per il palio, all’ospedale c’era il padre vestito coni colori del Cadimare dove è dirigente, un’amica con quelli del Fezzano e un altro ancora, mentre tra chi lo ha soccorso c’erano persone con magliette di altre borgate…e chi mi ha avvisato è di un’altra borgata ancora. Il ragazzo sta bene, infatti se pur dolorante è stato qui a guidare gli junior sino alla fine, ma questo fa capire cos’è lo spirito positivo del palio». Uno spirito che diventa passione, quasi incontenibile come se dentro le vene dei borgatari scorresse un sangue diverso. Ecco allora il primo cittadino di Porto Venere, Matteo Cozzani, già vincitore di un palio junior a 19 anni con il Fezzano, lasciare la postazione sul palco delle autorità per isolarsi, come un tifoso qualunque, alla gara juniores. I ragazzi del Porto Venere erano trai favoriti e il pronostico è stato azzeccato e a bordo, al timone, c’era il suo cuginetto Cristopher Mammi. Al traguardo l’istituzione “presidente delle borgate”, Massimo Gianello, e l’istituzione sindaco, Matteo Cozzani, restano in silenzio e si guardano, i “loro” armi sono quasi pari, poi Cozzani inizia a saltare e ballare con i tifosi bianco rossi…ha vinto il suo armo e il sindaco diventa inevitabilmente tifoso.

MARIANO ALBERTO VIGNALI
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