Conti replica a Casali: «Ti brucia perché Cavallini è con noi»

PALIO DEL GOLFO

Conti replica a Casali: «Ti brucia perché Cavallini è con noi»

 Il capo borgata del Fezzano all’attacco: «Il nostro allenatore non andrebbe mai al Canaletto e così si cercano scuse» __________________________________________

[Da Il Secolo XIX del 09/08/18 –  FEZZANO Al capo borgata del Fezzano, Jacopo Conti, non sono andate giù le parole di Gianni Casali che dalla riva del Canaletto ha criticato la piega che sta assumendo il Palio del Golfo, tirando in causa anche la borgata vincitrice domenica, alla Morin.

Per esempio, Conti contesta la proposta di imbarcare vogatori che abbiano vinto più di cinque pali per riequilibrare la contesa. «I vogatori scelgono i compagni di squadra per certi valori, per esempio quello dell’amicizia – esordisce Conti -. Assurdo imporre loro, atleti con i quali magari non c’è feeling». Casali ha contestato anche lo scarrellamento, gesto tecnico di cui i vogatori del Fezzano hanno dimostrato di essere particolarmente capaci.

«Le borgate più potenti fanno di tutto per complicare la vita ai giudici. Quando si trattò di votare il regolamento sullo scarrellamento è stato proprio il Canaletto a chiedere il limite dei dieci centimetri. E così si è fatta soltanto più confusione».

Cosa ne pensa del biltz dei Nas alla Morin?

«Siamo rimasti tutti sorpresi. Non era mai successo. Però è presto per sbilanciarsi. Aspettiamo gli esami».

sulle dimissioni del presidente della Lega canottaggio, Borniotto?

«La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata la timoniera del Cadimare scoperta con i piombi nei pantaloncini. Ora bisogna ricostruire tutto daccapo: dalla Lega al Comitato delle borgate dimissionario. Non sarà facile».

Casali ha attaccato il movimento anche sui rimborsi spesa troppo elevati a beneficio dei vogatori più forti. Vi sentite tirati in causa?

«No. Il nostro equipaggio non guarda ai soldi. E poi proprio il Canaletto, a inizio stagione, contattò l’allenatore Luca Cavallini e il suo equipaggio. Ma lui rinunciò alla proposta, E ora Casali fa la figura della volpe con l’uva che non riesce a prendere».

Cosa resta di questa vittoria?

«Tanta gioia, ma anche l’amarezza di non vedere pienamente riconosciuti i nostri meriti. I cicli dei vogatori vincenti ci sono sempre stati. Ma qua, anziché applaudirli, si cerca sempre di limitarli. Non mi pare giusto: dietro ogni vittoria c’è sacrificio».

Paolo Ardito
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