Liberatore insiste «Vi assicuro che sono innocente»

Liberatore insiste «Vi assicuro che sono innocente»
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[Da La Nazione del 17/01/2019]LA SPEZIA – «RIBADISCO la mia totale estraneità alle accuse che mi sono rivolte. Ho la consapevolezza di non aver assunto volontariamente questa sostanza proibita. Ho fiducia nell’inchiesta in corso e sono convinto che le vere responsabilità dell’accaduto presto emergeranno».

Giuseppe Liberatore, il pluricampione del Palio del Golfo, terzo remo del Cadimare, sospeso in via cautelare perché trovato positivo al clembuterolo dalle analisi di laboratorio disposte da Nado Italia, subito dopo la conclusione del 93° Palio del Golfo, il 5 agosto scorso, è in attesa dell’udienza del Tribunale nazionale antidoping che sancirà la durata della squalifica, dopo la richiesta della Procura nazionale antidoping dello stop forzato da quattro a otto anni (anche per gli altri due atleti cadamoti risultati positivi al farmaco vietato, Riccardo Giacomazzi e Daniele Zampieri). E si dice incredulo di fronte a questo nuovo ‘fulmine a cielo aperto’, ossia il deferimento alla Procura della Repubblica, che potrebbe portare a una sanzione alquanto pesante. Il pluricampione, contattato telefonicamente, non ha esitato infatti a sottolineare: «Apprendo questa notizia dalla stampa, ancora non mi è stato notificato nulla ma sono sicuro che emergerà la verità, la mia totale innocenza ed estraneità ai fatti».

Liberatore, difeso dall’avvocato spezzino Giovanni Di Sibio, è dunque pronto ad affrontare il procedimento penale, che si aprirà con la denuncia dei carabinieri del nucleo anti sofisticazioni di Genova alla Procura spezzina, convinto più che mai che «qualcuno ha mescolato il clenbuterolo agli integratori», come ha sempre ribadito.

UN VERO FULMINE a ciel sereno anche per l’avvocato spezzino Massimo Lombardi, il difensore di Riccardo Giacomazzi e Daniele Zampieri, secondo e primo remo dell’armo del Cadimare, risultati positivi al clembuterolo e sospesi, anch’essi, dall’estate scorsa, dalla prima sezione del Tribunale nazionale antidoping. Giacomazzi e Zambieri non hanno mai voluto rilasciare alcuna dichiarazione, ed è proprio l’avvocato Lombardi che commenta: «È di certo una brutta notizia. Ai miei assistiti non è stato notificato nulla. Proprio ieri (martedì per chi legge, ndr) ho presentato un’istanza per sapere se c’era un procedimento a carico di Giacomazzi: probabilmente la nota dei carabinieri di Genova è successiva alla mia richiesta. Siamo ancora in attesa di conoscere la data dell’udienza da parte del Tribunale nazionale antidoping, ma siamo comunque pronti a difenderci dalle accuse nel momento avremmo conoscenza formale dell’atto».

Laura Provitina

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