Doping, maxisqualifiche ai tre vogatori

Doping, maxisqualifiche ai tre vogatori

 Ieri le sentenze per il clenbuterolo trovato un anno fa grazie ai controlli a fine gara
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[Da La Nazione 02/07/2019] – SEI ANNI di squalifica a Giuseppe Liberatore e Riccardo Giacomazzi, tre a Daniele Zampieri.

Il Tribunale nazionale antidoping chiude il cerchio sulla bufera che ha sconvolto l’edizione 2018 del Palio del Golfo, quando i vogatori del Cadimare furono prelevati direttamente dall’acqua negli attimi successivi alla disfida remiera per essere sottoposti all’esame antidoping.

IL CONTROLLO delle urine cui erano stati sottoposti i tre atleti dai carabinieri del Nas sotto la supervisione della Nado, fece emergere la presenza di una sostanza dopante, il clenbuterolo: un broncodilatatore che provoca un aumento della capacità aerobica, una stimolazione del sistema nervoso centrale, nonché un incremento della pressione sanguigna e del trasporto di ossigeno, inserito per questo nella lista delle sostanze proibite dalla legge 376 sulla tutela della attività sportive e sul divieto di doping.

IERI le sentenze della Prima sezione. A Liberatore, assistito dall’avvocato Giovanni Di Sibio, il Tna ha comminato sei anni di squalifica – come da richiesta della Procura nazionale antidoping –, fino al 30 marzo 2025.

A Liberatore è stato contestato non solo l’uso di doping ma anche la violazione all’articolo 2.5 del codice sportivo, la «manomissione o tentata manomissione in relazione a qualsiasi fase dei controlli antidoping», ovvero il comportamento volto a minare la procedura di controllo antidoping ma che non rientra nella definizione di pratiche vietate. Stessa squalifica per Giacomazzi – difeso dall’avvocato Massimo Lombardi – per il quale però la Procura aveva chiesto otto anni. Al vogatore era contestato non solo l’uso della sostanza vietata ma anche la «somministrazione o tentata somministrazione a un atleta durante le competizioni, di una qualsiasi sostanza vietata o metodo proibito», così come recita l’articolo 2.8 del codice antidoping.

Daniele Zampieri, difeso sempre dall’avvocato Lombardi, è stato invece squalificato per tre anni, fino al 30 marzo 2022 – contestato il solo utilizzo di sostanze dopanti –, con la procura che aveva chiesto quattro anni di squalifica.

Nella determinazione delle squalifiche, il tribunale antidoping ha accertato per tutti e tre gli ex vogatori cadamoti la «collaborazione fattiva all’accertamento di violazioni della normativa», disciplinata dall’articolo 4.6.1 del codice antidoping.

Si attendono le motivazioni, con i tre atleti che presenteranno appello.

NEL FRATTEMPO, Liberatore, Giacomazzi e Zampieri sono interessati anche da un procedimento penale parallelo: la denuncia del Nas alla procura della Spezia per «utilizzo o somministrazione di farmaci o altre sostanze al fine di alterare le prestazioni agonistiche», ha mosso gli accertamenti del pm Monica Burani. Le indagini, tuttavia, non sono ancora chiuse.

Matteo Marcello

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