2019

Il Palio di San Giuseppe nel ricordo di Enzo D’Aprile e Susanna Oddi

DOMENICA ALLA MORIN Il Palio di San Giuseppe nel ricordo di Enzo D’Aprile e Susanna Oddi ______________________________________ [Da Il Secolo XIX del 13/03/2019] – «Spero che il Palio femminile duri in eterno, così come il ricordo di mia madre». Sono le parole di Mattia Boccolini, figlio di Susanna Oddi, l’ex capo borgata del Fossamastra, scomparsa lo scorso gennaio. La comunità del Palio, ancora sconvolta perla perdita, le intitola un trofeo per le vincitrici della gara femminile di agosto. È questa la novità dell’edizione 94 del Palio del Golfo. Il premio sarà sponsorizzato da Leonardo e dalle associazioni presenti in Oto Melara. «Mia madre era una donna di borgata, che amava il Palio non tanto perla gara in sé, ma perché capace di unire tutto il Golfo» ha detto Mattia, che ha parlato anche a nome del padre Marco. È stato il lato umano della manifestazione remiera a contraddistinguere in modo particolare la conferenza stampa di ieri, durante la quale è stato rivolto un pensiero anche a Vincenzo D’Aprile, freddato lunedì con tre colpi di pistola. A ricordarlo, il sindaco di Porto Venere Matteo Cozzani: «Enzo si dava molto da fare per la sua borgata, siamo vicini alla gente di Cadimare per questo lutto improvviso». Dopo momenti di sincera commozione, è stata presentata la diciassettesima edizione del trofeo di San Giuseppe, che avrà luogo domenica 17 marzo davanti a Passeggiata Morin. «Le gare inizieranno alle 10.15 – ha detto il presidente del Comitato delle borgate Massimo Gianello – Sarà una stagione ricca di emozioni e molto partecipata. Al palio ci saranno infatti, oltre alle tredici imbarcazioni senior, dodici junior e 10 femminili». Domenica, gli equipaggi correranno parallelamente a Passeggiata Morin, in una batteria unica per categoria. Il campo sarà lungo circa 250 metri per lato con tre giri di boa per junior e donne e cinque peri senior. «Tra le tante manifestazione del Santo Patrono, questa è quella sportiva più rilevante», ha detto il sindaco Pierluigi Peracchini, affiancato dall’assessore Kristopher Casati. Alla presentazione c’erano anche Francesco Di Sarcina, segretario generale dell’Autorità di sistema portuale e il Capitano di Vascello Silverio D’Arco, per la Marina Militare. Selene RICCO Scarica PDF Comitato:190313 – Il Palio di San Giuseppe nel ricordo di Enzo D’Aprile e Susanna Oddi – secoloScarica PDF giornale:Articolo 190313 secolo

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La nuova barca del San Terenzo in ricordo di Fede

PALIO La nuova barca del San Terenzo in ricordo di Fede Varata l’imbarcazione tra festa e commozione: sullo scafo la dedica al borgataro Federico Rozzi, scomparso a 53 anni ___________________________________________ [Da Il Secolo XIX del 19/02/2019] –SANTERENZO «Ecco la vera guest star della serata, don Luca Gualdi. S’è fatto un po’ aspettare. Per noi è un onore avere un parroco di San Terenzo». «Benedirò con gioia la barca, per la seconda volta, dopo la prima al cantiere. La barca però serve a poco se non ha il motore. E il motore siete voi. Cercate di essere migliori dello scorso anno, non sarà difficile…». Ogni varo ha una magia assoluta. Il varo di una barca da Palio  è qualcosa di più. Se poi avviene a San Terenzo, con la piazzetta fasciata in bianco e verde, i colori sociali, allora diventa anche spettacolo. E la serenità e la gioia emergono anche dalle battute festose fra il presidente Matteo Passalacqua, euforico per il «risultato storico», ed il parroco don Luca Gualdi, che arriva trafelato dalla Messa, appena conclusa a Villa Carafatti, e indossa la tunica bianca in mezzo alla gente. Quando il don arriva, sta ancora parlando l’ex capo borgata, Giovanni Medusei, che sta passando il testimone a Giorgio Lencioni. Gli consegnano una targa, “al Giova”. Commosso, ringrazia tutti. «Il mio presidente è una persona speciale, è un vulcano, San Terenzo è fortunato ad avere una persona così». Don Luca, che arriva trafelato, in corsa, si diverte: «Beh, concordasse un po’ di più gli orari…». La missione di un pastore è anche quella di calarsi nell’anima della sua comunità. Tutti sorridono. Medusei è emozionatissimo, ripete che una barca «non è un semplice pezzo di legno, ha un’anima». Il sindaco Leonardo Paoletti, che rappresenta come primo cittadino non una ma cinque borgate, è estasiato dalla bellezza di quello scafo numero 9, con i delfini verdi: «Senza parole», scrive, sotto la fotografia. Ci sono tifose senza età, con il frontino in bianco e verde, sui capelli candidi. Ci sono i bambini, felicissimi. E – naturalmente – ci sono i vogatori. Il senso più profondo del Palio, deve essere questo. L’appartenenza, l’identità. Sullo scafo c’è una scritta, tutta verde. Fede. È lì per Federico Rozzi, mancato a soli 53 anni. Faceva parte della Borgata, il figlio Luca voga fra i ragazzi. Fede c’è, sussurrano commossi i borgatari. E non è un modo di dire. —  Sondra Coggio Scarica PDF Comitato:190219 -La nuova barca del San Terenzo in ricordo di FedeScarica PDF giornale:Articolo 190219 secolo        

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Cordoglio nel Palio. Non ce l’ha fatta Oddi

 CAPOBORGATA FOSSAMASTRA Cordoglio nel Palio. Non ce l’ha fatta Oddi ________________________________________ [Da Il Secolo XIX del 22/01/2019] – LA SPEZIA Il Palio del Golfo perde una delle sue protagoniste, una delle prime donne ad avere un ruolo da dirigente in un mondo prettamente maschile, la prima capo borgata. Se n’è andata ieri pomeriggio Susanna Oddi, 55 anni, dirigente e simbolo dalla borgata marinara del Fossamastra, stroncata da un male contro il quale ha lottato, riservatamente, sino alla fine. Purtroppo non ce l’ha fatta. Dipendente dell’Oto Melara è stata una delle “signore” della voga spezzina, attiva in mare e a terra, con i colori azzurri della sua borgata, la numero 7. In molti la ricordano per la sua decisione, ma più che altro per quello stile educato, pacato, che ha portato oggettivamente una ventata di nuovo quando a metà degli anni Duemila si è vista una donna prendere le redini tecniche di una borgata marinara. La notizia si è sparsa ieri in città, nel quartiere di Fossamastra, e anche a Sarzana. Il fratello Giorgio è infatti il presidente della Pubblica Assistenza sarzanese. Una notizia dolorosa, che creato profondo cordoglio tra chi la conosceva. Molti stupiti e senza parole. Da alcuni mesi stava lottando contro un male che non le ha purtroppo lasciato scampo. E lo ha fatto sempre con determinazione e con dignità, ma anche con una riservatezza ferma, tanto che pochi, anche nell’ultima stagione remiera, ne conoscevano il problema. La sua salute è andata comunque a peggiorare. Recentemente la situazione era precipitata ed era stata ricoverata nella clinica Alma Mater, accanto al parco della Maggiolina, dove ieri è spirata. I funerali si terranno domani, mercoledì pomeriggio, alle 14.40 alla chiesa di Fossamastra. Tanti i borgatari che si ritroveranno in occasione delle esequie per dare l’ultimo saluto a una vera signora del golfo. Per questa triste occasione non mancheranno di certo i colori del suo amato, e che l’ha amata, Fossamastra.  Mariano Alberto Vignali Scarica PDF Comitato:190122 – Cordoglio nel Palio. Non ce l’ha fatta Oddi – SecoloArticolo 190122 – SecoloScarica PDF giornale:

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Liberatore insiste «Vi assicuro che sono innocente»

Liberatore insiste «Vi assicuro che sono innocente»____________________________________ [Da La Nazione del 17/01/2019] – LA SPEZIA – «RIBADISCO la mia totale estraneità alle accuse che mi sono rivolte. Ho la consapevolezza di non aver assunto volontariamente questa sostanza proibita. Ho fiducia nell’inchiesta in corso e sono convinto che le vere responsabilità dell’accaduto presto emergeranno». Giuseppe Liberatore, il pluricampione del Palio del Golfo, terzo remo del Cadimare, sospeso in via cautelare perché trovato positivo al clembuterolo dalle analisi di laboratorio disposte da Nado Italia, subito dopo la conclusione del 93° Palio del Golfo, il 5 agosto scorso, è in attesa dell’udienza del Tribunale nazionale antidoping che sancirà la durata della squalifica, dopo la richiesta della Procura nazionale antidoping dello stop forzato da quattro a otto anni (anche per gli altri due atleti cadamoti risultati positivi al farmaco vietato, Riccardo Giacomazzi e Daniele Zampieri). E si dice incredulo di fronte a questo nuovo ‘fulmine a cielo aperto’, ossia il deferimento alla Procura della Repubblica, che potrebbe portare a una sanzione alquanto pesante. Il pluricampione, contattato telefonicamente, non ha esitato infatti a sottolineare: «Apprendo questa notizia dalla stampa, ancora non mi è stato notificato nulla ma sono sicuro che emergerà la verità, la mia totale innocenza ed estraneità ai fatti». Liberatore, difeso dall’avvocato spezzino Giovanni Di Sibio, è dunque pronto ad affrontare il procedimento penale, che si aprirà con la denuncia dei carabinieri del nucleo anti sofisticazioni di Genova alla Procura spezzina, convinto più che mai che «qualcuno ha mescolato il clenbuterolo agli integratori», come ha sempre ribadito. UN VERO FULMINE a ciel sereno anche per l’avvocato spezzino Massimo Lombardi, il difensore di Riccardo Giacomazzi e Daniele Zampieri, secondo e primo remo dell’armo del Cadimare, risultati positivi al clembuterolo e sospesi, anch’essi, dall’estate scorsa, dalla prima sezione del Tribunale nazionale antidoping. Giacomazzi e Zambieri non hanno mai voluto rilasciare alcuna dichiarazione, ed è proprio l’avvocato Lombardi che commenta: «È di certo una brutta notizia. Ai miei assistiti non è stato notificato nulla. Proprio ieri (martedì per chi legge, ndr) ho presentato un’istanza per sapere se c’era un procedimento a carico di Giacomazzi: probabilmente la nota dei carabinieri di Genova è successiva alla mia richiesta. Siamo ancora in attesa di conoscere la data dell’udienza da parte del Tribunale nazionale antidoping, ma siamo comunque pronti a difenderci dalle accuse nel momento avremmo conoscenza formale dell’atto». Laura Provitina Scarica PDF Comitato:190117 -Liberatore insiste Vi assicuro che sono innocente – La NazioneScarica PDF Giornale: Articolo 190117 a – La Nazione

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Palio, denuncia penale per i tre vogatori positivi ai controlli antidoping

Palio, denuncia penale per i tre vogatori positivi ai controlli antidoping Dopo la giustizia sportiva anche quella ordinaria _________________________ [Da La Nazione del 17/01/2019] – LA SPEZIA – DOPO la giustizia sportiva, anche quella ordinaria. Nuovi guai per Giuseppe Liberatore, Riccardo Giacomazzi e Daniele Zampieri, i tre vogatori del Cadimare accusati di aver fatto uso di sostanze dopanti in occasione dell’ultimo Palio del Golfo. Gli atleti, per i quali nei mesi scorsi la Procura nazionale antidoping ha chiesto squalifiche da un minimo di quattro e sino a un massimo di otto anni, sono stati denunciati dai carabinieri del Nas alla Procura della Spezia per ‘utilizzo o somministrazione di farmaci o altre sostanze al fine di alterare le prestazioni agonistiche’, così come recita l’articolo 586 bis del codice penale. Un episodio che nell’agosto scorso determinò sdegno e stupore in seno al movimento e all’interno della borgata di Cadimare. COME si ricorderà, tutto era iniziato negli istanti immediatamente successivi alla fine dell’edizione numero 93 della storica disfida remiera, vinta dal Fezzano: i quattro vogatori dell’armo cadamoto furono prelevati direttamente in acqua dalle forze dell’ordine e portati nella sede della Capitaneria di Porto a largo Fiorillo per essere immediatamente sottoposti ai controlli antidoping disposti dalla Nado – la struttura antidoping del Coni – e dai carabinieri del Nas. IL CONTROLLO delle urine fece emergere, per tre dei quattro atleti sottoposti alle verifiche, la presenza di una sostanza dopante e dunque vietata, il clenbuterolo: un broncodilatatore che provoca un aumento della capacità aerobica, una stimolazione del sistema nervoso centrale, nonché un incremento della pressione sanguigna e del trasporto di ossigeno, inserito per questo nella lista delle sostanze proibite dalla legge 376 sulla tutela della attività sportive e sul divieto di doping. Una sostanza ‘nota’ anche nei grandi palcoscenici sportivi: è la stessa che anni fa aveva portato alla squalifica del ciclista spagnolo Alberto Contador. Giuseppe Liberatore, Riccardo Giacomazzi e Daniele Zampieri alla fine di agosto erano stati sospesi in via cautelare dalla prima sezione del Tna, su proposta della Procura nazionale antidoping; a settembre, le controanalisi confermarono l’esito del primo accertamento, portando la Procura antidoping a formalizzare le richieste di squalifica a carico dei tre atleti. ORA, la denuncia dei Nas che porta la vicenda direttamente al Palazzo di giustizia spezzino. I tre vogatori, qualora la denuncia dovesse sfociare in un processo, rischiano ora una condanna sino a tre anni di reclusione e fino a 51.645 euro di multa. Scarica PDF Comitato:190117 -Palio denuncia penale per i tre vogatori positivi ai controlli antidoping – La NazioneScarica PDF Giornale:Articolo 190117 – La Nazione

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Liberatore non molla: «Ero inconsapevole»

LA DIFESA DEL PLURIDECORATO Liberatore non molla: «Ero inconsapevole» _____________________________________ [Da Il Secolo XIX del 17/01/2019] – LA SPEZIA Un colpo duro da incassare da parte dei tre vogatori del Cadimare coinvolti nella vicenda doping che hanno appreso del deferimento alla Procura della Repubblica della Spezia proprio nella giornata di ieri. Il pluridecorato Giuseppe Liberatore, difeso dall’avvocato Giovanni Di Sibio, ha sempre negato di aver assunto la sostanza consapevolmente. Liberatore, raggiunto telefonicamente nella giornata di ieri, ha confermato la sua linea: «Quella sostanza è stata trovata, in quantità minimali, nel mio corpo. Non nego di averla assunta ma ribadisco che questo sia accaduto a mia insaputa e nel pieno della mia inconsapevolezza». Liberatore aveva di fatto già più volte alluso alla possibilità che qualcuno potesse aver somministrato il farmaco dopante senza che lui ne fosse al corrente. «Ho fiducia nelle indagini e nella giustizia – ha detto – e sono sicuro che la verità salterà fuori». Non lasciano invece dichiarazioni gli altri due vogatori Daniele Zampieri e Riccardo Giacomazzi, difesi dall’avvocato Massimo Lombardi. Selene Ricco Scarica PDF Comitato:190117 – Liberatore non molla

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Doping al Palio, i nomi dei vogatori trovati positivi finiscono in Procura

IL CASO Doping al Palio, i nomi dei vogatori trovati positivi finiscono in Procura I carabinieri hanno denunciato i tre atleti del Cadimare. Rischiano una condanna a 3 anni e 51 mila euro di multa __________________________________________  [Da Il Secolo XIX del 17/01/2019] – È la svolta nelle indagini sul caso doping all’ultimo Palio del Golfo. I vogatori del Cadimare Riccardo Giacomazzi, Giuseppe Liberatore e Daniele Zampieri sono stati denunciati. I loro nomi sono finti sull’informativa che, in queste ultime ore, i carabinieri del Nas di Genova hanno depositato in Procura. I tre atleti, nel caso venissero accertate le loro responsabilità, rischiano una condanna a 3 anni di carcere, oltre a una maxi multa, che potrebbe lievitare fino a 51 mila e 645 euro. Una mazzata se si considera che, sempre di recente, la Procura nazionale antidoping aveva chiesto che i tre venissero puniti anche con squalifiche fino a 8 anni. Giacomazzi, Liberatore e Zampieri erano risultati positivi al clenbuterolo, «un broncodilatatore che provoca un aumento della capacità aerobica, una stimolazione del sistema nervoso centrale, nonché un incremento della pressione sanguigna e del trasporto di ossigeno ed è pertanto inserito nella lista delle sostanze proibite dalla legge sulla tutela della attività sportive e sul divieto di doping», si legge nelle carte del Nas. Accadde tutto il 5 agosto scorso, al termine dell’ultima edizione del Palio del Golfo, quando l’armo del Cadimare, che tagliò dopo Fezzano, Fossamastra e Muggiano, fu sottoposto ad analisi specifiche su richiesta della Nado, l’organizzazione nazionale antidoping. I controlli furono effettuati nell’immediato proprio per evitare che gli atleti potessero compromettere in qualche modo la genuinità del risultato del test e scongiurare quindi il rischio di «invalidazione». L’esito delle analisi e delle successive controanalisi sui campioni di urine prelevati confermò la presenza della sostanza clenbuterolo nell’organismo di tre membri dell’equipaggio. Solo il pruista risultò pulito. Il clenbuterolo è utilizzato spesso per curare l’asma, ma è purtroppo molto diffuso nel mondo dello sport: il sovradosaggio del farmaco contribuisce infatti ad aumentare la resistenza allo sforzo fisico che in questo tipo di sport può risultare decisiva. Da settembre a oggi la Procura antidoping ha convocato a Roma tutti i tesserati Uisp citati durante le indagini. Sono stati ascoltati alcuni testimoni e i diretti interessati che, anche tramite i loro legali, hanno dato la loro versione dei fatti. Quasi ultimato l’iter sportivo, ora arriva la svolta nelle indagini dei carabinieri : le trecento pagine del fascicolo antidoping sono state consegnata alla Procura ordinaria e l’inchiesta, di cui il Secolo XIX aveva dato in esclusiva lo scorso 5 dicembre, andrà avanti anche sul binario penale. Per Giacomazzi, Liberatore e Zampieri si preannuncia un periodo durissimo. Si dichiarano innocenti, ma dovranno confutare quello che invece sembra un dato evidente. —— Tiziano Ivani Selene Ricco Scarica PDF Comitato:190117 – Doping al Palio i nomi dei vogatori trovati positivi finiscono in Procura Scarica PDF giornale:Articolo 190117 secolo

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