Dall’Uisp alla Federazione Terenziani chiede chiarezza

Canottaggio Interviene il presidente della lega dopo il Palio del Golfo IL DIBATTITO sull’ipotesi di passaggio dalla Lega canottaggio Uisp alla Federazione italiana canottaggio a sedile fisso (anni orsono era stato presidente nazionale della Fic.sf l’inossidabile geometra Duilio Ruggieri, big del Ringressi Muggiano) si accende tra le borgate marinare. La notizia che alcune borgate sarebbero interessate ad un riavvicinamento formale alla ‘federazione’ è circolata in modo molto chiaro lunedì nella serata di premiazioni. Il tutto dopo l’imprevista presenza di qualità che la ‘sedile fisso‘ ha portato al Palio del Golfo per arbitrare una semplice dimostrazione remiera. Quasi una delegazione in avanscoperta. Una visita che ha rafforzato i legami con la direzione genovese e alcuni dirigenti spezzini. Non tutte le borgate sono propense ad un ritorno alla Fic.sf ma per altri l’argomento andrebbe discusso prima di fare delle scelte. Un clima teso in cui nessuno si sbilancia, specialmente prima della definizione di tutte le dimissioni dei componenti della Lega canottaggio Uisp. SUL CASO interviene però il presidente della Lega Massimo Terenziani con parole pesanti. «Mi sembra evidente — afferma —che ancora una volta invece di affrontare il problema e provare a risolverlo si cerchi di aggirarlo o peggio nasconderlo. Vorrei ricordare a tutti che 10 anni fa, prima del passaggio all’Uisp, l’organismo provinciale della Fic.sf era composto sempre dalle stesse persone che ci sono oggi nella Lega. Non si risolvono i problemi e non si cambiano le cose cambiando semplicemente il nome dell’organo che governa ». «L’unica cosa pratica che potrebbe accadere — aggiunge Terenziani — con il passaggio alla Fic.sf potrebbe essere che in mancanza di giudici locali potrebbero arrivarne da altre città. Ma questo in parte già avviene. Forse molti non sanno, o fanno finta di non sapere, che domenica al Palio erano presenti 10 giudici di Livorno del coordinamento nazionale canottaggio Uisp. Non vorrei che con questa proposta il comitato delle borgate pensi di risolvere i problemi da noi evidenziati. Il problema non è l’ente promotore ma i rapporti tra la Lega (o la Fic.sf), il Comitato e il Comune». A.V.

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Il Palio riporta la prua sulla Federazione del Coni

LE DIMISSIONI dei giudici della Lega Canottaggio Uisp, arrivate una decina di giorni prima del Palio hanno evidenziato contrasti con alcune borgate e aperto un dibattito sulle future affiliazioni. Da più parti infatti si vorrebbe un ritorno sotto l’egida della Federazione Italiana Canottaggio con la quale il Palio era nato. Poi il distacco un po’ per il solito predominio genovese, sia per la regola aurea della Fic che impediva ai giovani che non hanno ancora compiuto 18 anni di gareggiare eliminando la base formativa degli juniores che prevede invece, con un ente di promozione sportiva come la Uisp, di praticare la voga e gareggiare a giovani di 16 anni che raggiungano il 17 esimo entro l’anno. La voce di un possibile ritorno sotto la Fic era già circolata nei mesi scorsi come “desiderata” di qualche singola borgata, ma ora sarebbe all’esame del Comitato delle Borgate che starebbe per proporre alle 13 borgate del Golfo una doppia affiliazione Uisp Fic (peraltro prevista da entrambe le associazioni). Cavallo di Troia di questo possibile nuovo percorso sarebbero state le regate promozionali del Coastal Rowing e l’accordo Fic Special Olympics che ha portato al 2° Meeting Nazionale di canottaggio unificato, per le quali sono arrivati alla Spezia esponenti della Federazione Italiana Canottaggio che hanno attentamente seguito tutto lo svolgimento delle gare del Palio. Il nuovo interesse della Fic verso il Palio del Golfo da una parte porterebbe indubbi benefici di ordine economico, dall’altra viene visto con sospetto da chi in questi ultimi anni ha lavorato con dedizione ed impegno in seno alla Lega Uisp per fare del Palio del Golfo un evento sportivo di grande interesse popolare. Tra le borgate del Golfo ve ne sono cinque da sempre con doppia affiliazione, tra queste il Muggiano di Duilio Ruggieri per 6 anni presidente nazionale della Federazione Italiana Canottaggio e il Portovenere che partecipa ai Campionati Italiani di gozzo nazionale e che “arruolerà” per l’occasione le campionesse del Crdd neo vincitrici del Palio del Golfo. Per ora nulla di certo, ma sicuramente si aprirà un dibattito. PIERANGELO CAITI

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Oltre 3 mila spezzini in piazza per applaudire gli eroi del Palio

OLTRE tremila spezzini hanno preso parte alla festa in piazza Europa nel corso della quale sono stati premiati i vogatori delle borgate marinare che hanno preso parte all’84^ edizione del Palio del Golfo. Il direttore della Carispe Cuccurese ha poi premiato le tre società prime classificate nel Trofeo Cassa di Risparmio della Spezia nelle categorie femminile, junior e senior ed è così iniziato il rapido avvicendarsi sul palco di volti ormai noti di vogatori e vogatrici che hanno messo il sigillo alla stagione per le rispettive borgate: Crdd, Venere Azzurra e Lerici nel Trofeo femminile, Canaletto, Le Grazie, Fezzano in quello junior, Canaletto, Fezzano, Cadimare in quello senior. I dirigenti dell’ Uisp consegnavano poi alle 20 vogatrici del Palio Femminile ed ai timonieri femmine una rosa rossa. Sabato alla Maggiolina la festa per Paolo Lavalle e il Canaletto.

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La Federazione in soccorso del Palio

Dopo l’addio dello staff della Lega Uisp le borgate guardano alla FicSf SOTTO le bandiere del Comitato delle Borgate del Palio del Golfo e del Canaletto, vincitore dell’84 edizione, che pian piano venivano ammainate l’altra sera in Piazza Europa, non sono mancati gli strascichi polemici che ogni edizione della disfida remiera si porta dietro. Le dimissioni del gruppo storico della Lega Canottaggio Uisp, anche alla luce di frizioni e discussioni che hanno animato la stagione sui siti Internet, nelle trasmissioni tv e nella riunioni ufficiali, hanno riaperto la discussione sulla possibilità di «ripensare» alla scelta di un decennio fa e di tornare sui propri passi riassegnando alla Federazione Canottaggio a Sedile Fisso la gestione tecnica del Palio e del campionato provinciale. L’altra sera in Piazza Europa se ne parlava apertamente e senza mezzi termini tra i dirigenti di borgata. Anche il ritorno di due gare gestite dalla FicSf, se pur di contorno, nel programma del Palio del Golfo ha riaperto un legame che sembrava definitivamente interrotto. LA RECENTE vittoria del Fezzano agli italiani di sedile fisso e la convocazione di due atleti del Palio per fare parte di una rappresentativa italiana, l’8 agosto in Ungheria, hanno poi evidenziato il riavvicinamento. Nello specifico Fausto Sassi (Fezzano) ed il giovane Fabio Scatamburlo (Muggiano) sono stati convocati a Budapest, sul Lago Balaton, per far parte di uno dei tre equipaggi (uno sarà femminile) che rappresenterà l’Italia nella sfida internazionale, una classica dell’estate. I due saranno imbarcati in un armo da dieci vogatori, una soddisfazione per il canottaggio spezzino. SUL POSSIBILE ritorno alla FicSf si esprime anche Massimo Gianello, presidente del Comitato delle Borgate: «la doppia affiliazione la capisco e la sostengo—spiega—alcune borgate hanno già fatto questa scelta, vorremmo la facessero tutte, ma personalmente il ritorno alla federazione mi sembra ora difficile. Sentiremo le borgate però». Nella serata dei premi per tutti doveroso anche il riconoscimento alla carriera per Renato Russo, del settore sport in Comune, vera anima logistica del Palio e uomo di sport già con la divisa della Federazione. Tornando alla sfilata, o meglio la classifica finale, i risultati hanno lasciato l’amaro in bocca a molti ed a margine delle premiazioni qualche scontento che protestava vivacemente c’è stato. Il pubblico non ha chiari i criteri di valutazione e non ha informazioni sul grande lavoro che spesso c’è dietro. Appare così fallimentare la scelta di tener tutto segreto sino al defilamento. Magari dei cartelloni che spiegano, anche con foto il tema di ogni borgata ed il lavoro svolto, potrebbero evitare dubbi. Gran finale in Piazza Europa con lo spettacolo delle percussioni esplosive, con tanto di fuochi artificiali, del “Concert de feu di Les Commandos Percu“. A.Vig.

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Lavalle: «Il trofeo è tornato in borgata, ora posso ritirarmi»

«Finito un corno. Potrei vogare ancora fino a 60 anni, ma il lavoro non mi concede tregua. E devo pensare alla famiglia» «HO compiuto la missione di riportare il Palio nella mia borgata del Canaletto. Adesso posso ritirarmi serenamente dopo aver vinto undici volte in passeggiata Morin». Paolo Lavalle lascia da vincitore e zittisce tutti quelli che lo consideravano finito.«Finito un corno sorride lui . Potrei vogare ancora fino a 60anni: purtroppo il lavoro non mi concede tregua. E poi devo pensare alla famiglia. Mi addolora abbandonare un equipaggio che avrebbe potuto aprire un ciclo. Ma lamia decisione è irrevocabile». Il capoborgata Gianni Casali, che di Lavalle conosce ogni segreto, lo considera “un formidabile animale da Palio”. E in effetti solo uno come lui può sostenere una vita così dura tra faticosissimi allenamenti quotidiani e l’attività da mitilicoltore. «Attorno alle 4 sono già in barca con mio padre tra i vivai di mitili di famiglia racconta Lavalle Lavoriamo fino alle 15. Poi mi concedo un paio d’ore di sonno e alle 18 sono nuovamente in barca per gli allenamenti e non torno mai a casa prima delle 21. Un’oretta per mangiare e poi vado a letto sfinito. Una vita di sacrifici che vengono ripagati dai successi come quello ottenuto domenica». Sarà difficile spodestare l’imperatore Lavalle dal trono del Palio del Golfo. Difficile, se non impossibile, eguagliare il suo primato di vittorie in carriera. E’ lui il personaggio copertina. Ma alla locanda Alinò dei Boschetti, dove domenica sera è stata improvvisata la festa della borgata, calorosi cori e applausi sono stati riservati anche a Zampieri ,Conte e Sturlese,capaci di regalare irripetibili emozioni e agli allenatori Flaviano Bertagni e l’intramontabile Roberto Tamberi. E’ festa continua, al Canaletto. Ieri sera la premiazione in piazza Europa con Paolo Dini a Gianni Casali in prima fila a ricevere gli onori del sindaco Massimo Federici. Sabato invece la borgata scenderà per le strade del quartiere per applaudire i suoi eroi con la barca giallorossa che sfilerà per le vie del Canaletto prima di approdare al parco della Maggiolina, dove si raduneranno centinaia di tifosi. Era da undici anni che non si poteva più accarezzare lo stendardo del Palio. Un digiuno record per una società abituata a camminare sugli allori. «Già due anni fa avevo deciso di gettare la spugna prosegue Lavalle poi ci ripensai perché mi faceva male vedere il Canaletto così lontano dal Palio. L’anno scorso non siamo stati fortunati, ma domenica ci siamo presi una splendida rivincita. Nonostante la febbre che ha condizionato le ultime due settimane di allenamento siamo riusciti a impostare una gara perfetta. Proprio come ai miei tempi di Marola: partenza a razzo con tanta cattiveria in corpo e gli ultimi cinquecento metri ad amministrare il vantaggio. La barca “volava” sull’acqua, nonostante il leggero vento di scirocco ad increspare il mare». Nessuno avrebbe pronosticato il Canaletto, targato Contship, trai favoriti a inizio stagione. «A dicembre conclude Lavalle quando abbiamo cominciato a effettuare i primi veri test in mare ho capito che potevamo farcela. Questo equipaggio è eccezionale nel rapporto peso potenza. Ancora una volta ho dimostrato che non sono solo i nomi a fare la differenza, ma la conoscenza della tecnica e soprattutto della barca. Ci sono società che ingaggiano i primi della classe e poi davanti alla Morin fanno solo buchi nell’acqua». Insomma Lavalle lascia il Palio, ma non la sua verve polemica. P.A. CASALI «PAOLO, RESTA» ••• «FAREMO di tutto per convincere Lavalle a continuare a vogare,ma credo non ci sia più nulla da fare. I suoi impegni di lavoro sono troppo pressanti». Il capoborgata del Canaletto Gianni Casali assicura però che il suo vogatore resterà in società. «E’ grazie a lui se siamo riusciti convincere Conte e Zampieri a vogare con noi. La sua figura e il suo carisma sono troppo importanti per la borgata». Casali si tiene stretto Lavalle e il Palio appena conquistato. «Se a inizio stagione qualcuno mi avesse detto che Canaletto e Cadimare si sarebbero giocati il Palio lo avrei preso per matto. Ma con il trascorrere del tempo e il susseguirsi di allenamento ho capito che potevamo fare qualcosa di grande». Casali ringrazia infine l’equipaggio per le testimonianze d’affetto dell’equipaggio verso il fratello Mino che lamenta problemi di salute: «L’idea di fargli visita con il Palio domenica sera mi ha davvero commosso».

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Doppia festa per il Canaletto

La borgata proclamata vincitrice anche della sfilata storica. Piazza d’onore per Le Grazie DOPPIA festa per il Canaletto che ieri sera in piazza Europa, andato a brindare la vittoria nel Palio del Golfo, si è visto proclamare vincitore anche della sfilata storica. Un nuovo alloro si viene così ad aggiungere a quelli che la borgata aveva già conquistato in passato con la storica serie record di sei affermazioni consecutive dal 2002 al 2007. Premiato quindi l’allestimento di “Futurpalio” con alieni, robot, mutanti, con il Canaletto del futuro tra veicoli razzo e conquiste spaziali ma con una sola cosa immutata: la barca da Palio. L’annuncio ieri sera in piazza Europa, durante le premiazioni dell’84° Palio del Golfo alla presenza dei sindaci Massimo Federici, Emanuele Fresco e Massimo Nardini, di fronte al pubblico delle grandi occasioni se si pensi che tutte le oltre 1.500 seggioline predisposte dagli organizzatori erano occupate e moltissimo era il pubblico in piedi. Al posto d’onore Le Grazie (l’anno scorso sesto) con l’omaggio al circo, terzo il Marola (lo scorso anno arrivato secondo) con la sua interpretazione degli anni Sessanta di “Quando alla Spezia c’erano i marinai” con un modellone della caserma “Duca degli Abruzzi”, del “palco della musica” e del cinema “Dante” di Marola. La giuria quest’anno era composta dai rappresentanti delle 13 borgate: Brunella Maietta (Portovenere), Marco Lavagnini (Le Grazie), Arianna Lazzere (Fezzano), Luciana Conte (Cadimare), Paola Marano (Marola), Giuseppe Di Maio (Crdd), Valeria Ferrari (Canaletto), Paola Mazzi (Fossamastra), Ornella Brivio (Muggiano), Luigia Gianaza (San Terenzo), Franca Scotti (Lerici), Renata Cubani (Tellaro) e contava in tutto 17 membri, oltre ai 13 borgatari, votavano il presidente della giuria l’assessore al turismo della Provincia Federico Barli, il vice presidente del Comitato delle Borgate Francesca Micheli (che giudicava le figure obbligatorie legate all’aspetto prettamente sportivo), e gli armatori,marito e moglie, del pontone “Langer Heinrich”, protagonista della “Festa della Marineria”. Grande festa quindi per le premiazioni della sfilata delle borgate e cui hanno fatto seguito tutte le altre premiazioni in programma a cominciare da quella della regata delle imbarcazioni classe “Meteor”, i sei metri armati con randa, genoa e spinnaker che hanno partecipato in una quindicina il 25 luglio alla regata alla Morin. Premiati anche gli equipaggi che il 1° agosto hanno dato vita alla gara di coastal rowing (società Rowing Club Genova, Speranza Prà, Elpis, Sestri Levante, Posillipo, Santo Stefano di Sanremo, Velocior) e quelli del 2° Meeting Nazionale Canottaggio Special Olympics che con imbarcazioni coastal rowing hanno effettuato una gara con equipaggi “unificati” nella giornata del Palio del Golfo, tra i quali i due della Polisportiva Spezzina Disabili/Canottieri Velocior. Sul palco a ricevere i meritati premi anche gli equipaggi delle 25 motocarrozzette che sabato hanno dato vita al 4° Circuito di regolarità “Al Palio del Golfo della Spezia in sidecars”, organizzato dal Circolo Auto Moto Storiche La Spezia presiedutoda Paolo Peirone e che conta circa 700 soci. Infine, mentre piazza Europa veniva sommersa dalla “marea gialla” dei “canarini” arrivati dalle 20.30, la premiazione degli equipaggi del Palio con coppe per tutte le borgate e i 31 equipaggi (5 femminili, 13 junior e 13 senior). Premi particolari ai giovanissimi timonieri. Alle 22,30 ha chiuso le manifestazioni del Palio il “concerto di fuoco” dei percussionisti pirotecnici francesi “Les Commandos Percu” che avevano montato attorno al grande palco un sistema di circa 300 artifizi pirotecnici, tra razzi, mortai, fontane luminose, bengala, fumogeni e tric trac che hanno dato vita, collegati ai tamburi dei loro percussionisti, in un crescendo ritmico infernale evocatore di ancestrali magie, ad uno spettacolo primordiale dove fuoco e suono l’hanno fatta da padroni. PIERANGELO CAITI

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Manfredini: una festa mediterranea

Paolo Manfredini  Manfredini: una festa mediterranea «La manifestazione ha superato i confini regionali, ora si può pensare ad una dimensione più ampia» TUTTO bene quel che finisce bene. L’assessore Paolo Manfredini tira un sospiro di sollievo quando esplode l’ultimo fuoco d’artificio sopra la passeggiata Morin, che scandisce di fatto la chiusura della Festa del Mare. E il giorno dopo, quello delle premiazioni, può assaporare il sapore del successo. «Non c’è stata soltanto una significativa risposta del pubblico al Palio e agli eventi collaterali dichiara Manfredini finalmente la manifestazione ha superato i confini regionali, conquistandosi alcuni passaggi sulle televisioni nazionali e perfino al Tg Uno. Il colpo d’occhio regalato dalla gente e dalle imbarcazioni hanno rappresentato un formidabile spot per il nostro Golfo». Archiviata l’edizione numero 84 della disfida remiera, Manfredini pensa già al prossimo anno. «Mi piacerebbe legare al Palio il tema del Mediterraneo, inoltre vorrei collocare una tribuna anche sul Molo Italia per consentire a più spettatori di assistere nel migliore dei modi alle gare. Gare che mai come quest’anno sono state così avvincenti: le ragazze del Crdd hanno polverizzato il record, i giovani delle Grazie protagonisti di una prestazione straordinaria e la gara principale con Canaletto, Cadimare, Muggiano e Fezzano compresi in quattro secondi». Per il futuro Manfredini desidererebbe avvicinare le date della festa della Marineria con quella del Mare. «I due eventi non sono in competizione tra loro. Mi piacerebbe poter trovare una soluzione di continuità tra le due manifestazioni, ma molte aziende, aderenti alla festa della Marineria, chiudono per ferie in prossimità del Palio e quindi non è semplice riuscire nell’intento». P.A.   LA POLEMICA «LA GARA DEI GIOVANI TROPPO CONDIZIONATA DALLA GRIGLIA DI PARTENZA DEI SENIOR» ••• COME è noto agli appassionati del Palio del Golfo la disposizione degli equipaggi alla partenza è condizionata dai risultati ottenuti nel corso delle pre palio. Le corsie centrali vengono riservate agli armi che godono dei favori del pronostico. Così domenica al centro del campo di gara c’era il Canaletto e al suo fianco gli equipaggi classificati alle sue spalle come Fezzano e Cadimare. Per una questione logistica (sarebbe impossibile spostare i tifosi tra una gara e l’altra) la stessa griglia di partenza viene riservata anche alle gare femminile juniores, a prescindere quindi dal valore degli equipaggi. Ciò può sollevare polemiche come ha fatto Gian Maria Marletti, terzo remo del Canaletto, che si è visto soffiare il Palio dalle Grazie. «Premetto che i vincitori hanno meritato il successo. Però va detto che se un equipaggio voga in una corsia così decentrata come quella riservata alle Grazie, diventa molto più difficile poter controllare l’avversario dal centro del campo di gara. Bisogna rivedere il regolamento».

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Calzetta reginetta con il Crdd. Fabio idolo delle Grazie a 13 anni

CLAUDIA Calzetta, 34 anni, fisico da ventenne, è la reginetta del Palio e con il suo settimo successo, conquistato alla Morin come capovoga dell’armo da record del Crdd, si colloca al primo posto tra le vogatrici della storia del Palio Femminile, lasciando indietro Elisa Carpena che aveva raggiunto a quota sei dopo il successo dello scorso anno sempre come capovoga del Crdd. Con lei sul podio, a completare il magnifico quartetto Ilaria Corsini, Aurora Maurizio, Elisa Saglione ed il timoniere Fabiola Pupillo, dieci anni, da due al timone della barca femminile del Crdd, sommersa di baci e di abbracci dalle sue vogatrici e dal suo papà il Comandante Umberto Pupillo, direttore di Maribase e presidente del Crdd. «E’ stata una grande emozione che corona un anno di grandi sacrifici –spiega Claudia Calzetta che sprizza felicità da tutti i pori, con accanto sua madre altrettanto felice questa bella vittoria ha coronato il nostro impegno. Pensavo di abbandonare l’attività ma ora penso che resterò almeno un’altra stagione». A testimoniare che l’intero Crdd è al suo fianco alcuni fans agitavano un cartello su cui era scritto: «Il Palio senza la Calzetta sarebbe come la Befana senza la scopa». «Ora andremo tutte e quattro all’isola d’Elba a disputare i Campionati Italiani di gozzo nazionale con il Portovenere che ci aveva già proposto la partecipazione –aggiunge Claudia ma quello che voglio sottolineare in questo momento di entusiasmo è il rammarico per la scarsa costituzione da parte delle borgate degli armi femminili, non so di chi sia la colpa, ma tutti, autorità, Comitato delle borgate e borgate si devono impegnare per far crescere la specialità ». Prima vittoria invece per Aurora Maurizio, 21 enne, alla Spezia da dieci anni, nata a Genova «Un evento sicuramente indimenticabile –spiega felice e commossa, attorniata dalle compagne e dai genitori dopo la vittoria del Campionato provinciale ci speravamo». Aurora, per la prima volta nell’equipaggio del Crdd, in passato si dedicava al nuoto sincronizzato, poi l’esperienza della voga e dopo appena un anno il successo, giovanissima. «Molti dicono che Spezia non offre nulla ai giovani aggiunge la mamma per mia figlia non è stato così, si trova benissimo in questa bella città ed ha tantissimi amici e noi ci troviamo tutti benissimo ». Le Grazie festeggiano con l’armo junior la splendida vittoria che li ha imposti sul Canaletto, il favorito della vigilia e sul Fezzano arrivato terzo ad un soffio. Al Palio Andrea Forfori, Emanuele Zignego, Matteo Busoni, Giovanni Zucca, timoniere Fabio Esposito, hanno compiuto un’impresa che entra nella storia della borgata bissando il successo del 2007. «Ci abbiamo creduto per tutta la stagione nonostante risultati altalenanti sottolinea Giovanni Zucca, quarto remo, 20 anni, da quattro anni alla borgata, alla sua seconda vittoria nel Palio come il compagno Zignego ed ora è venuta questa vittoria fantastica». Alla domanda quanto sei felice da uno a dieci, replica:«Venti» . «E’ la più bella giornata della mia vita –aggiunge Andrea Forfori, 18 anni, per il primo anno alle Grazie dopo due stagioni al Crdd per tutta la stagione abbiamo collezionato secondi posti, ora finalmente è arrivata la vittoria, tutta da assaporare con gli altri». Abbracciato e coccolato, è passato di spalla in spalla Fabio, il timoniere tredicenne. «Lui è già un veterano– aggiunge un suo amichetto è già alla sua seconda vittoria, la prima due anni fa», ed alle Grazie è già un idolo. PIERANGELO CAITI

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Lavalle piange di gioia: «Più forte di tutto»

Sturlese: «A Marola mi hanno scartato perché dicevano che non avevo il fisico». La prima volta di Zampieri AH, quanti sassolini saltano fuori dalle scarpe dei vogatori del Canaletto appena sbarcano dopo aver conquistato il Palio del Golfo. Ha cominciato Paolo Lavalle quando si è messo l’indice davanti al naso e rivolgendosi alla barca del Cadimare ha detto:«E meno male che ero finito….». Zitti e a casa. «Siamo un equipaggio composto da scarti delle altre borgate e ora eccoci qua a gustarci questa incredibile vittoria » gongola Marco Sturlese, 23 anni. «A Marola dicevano che avevo un fisico da juniores e quindi non potevo andare lontano. Invece ho dimostrato a tutti che con la volontà si può arrivare ovunque». Una questione di stimoli anche per Daniele Zampieri, 32 anni da Fezzano, considerato eterno secondo. «Ero sbarcato dall’imbarcazione del Cadimare perché non mi consideravano un vincente e invece… Dopo quattro secondi posti è arrivata la gioia più grande. Ho provato un’emozione da perdere il fiato. Sapevamo di essere i favoriti, ma al Palio si azzera tutto. Noi sapevamo di essere in forma,malgrado le condizioni precarie di salute di Lavalle, ma lui è un fenomeno ed è più forte di qualsiasi avversità ». Già, Paolo Lavalle, l’imperatore. Colui che non scrive pagine importanti del palio del Golfo, ma addirittura un libro. Undici successi e una fama da cannibale. Lo sapeva che avrebbe fatto una grande gara. Nonostante la tonsillite che lo ha costretto a saltare l’ultima prepalio. I figli Francesco, Elia e la piccola Matilde indossano una t-shirt con scritto “Forza Papà”. Quando li vede anche la dura scorza di Lavalle di scioglie e dai suoi occhi scendono le lacrime. Sono lacrime di gioia. Il primo pensiero è per Nino Casali, fratello del capoborgata Gianni, assente per gravi motivi di salute: «Dedichiamo a lui la vittoria. Siamo certi che con il suo carattere forte uscirà da questo momento difficile e ritornerà a incitarci come sempre ». Lavalle è un fiume in piena. Abbraccia la mamma Antonia, stringe le mani anche a quegli avversari di Marola, Fossamastra e Fezzano che si complimentano con lui con grande sportività. «Non potevo lasciare la voga senza riportare il Palio nella mia borgata e ci sono riuscito. Nonostante una tonsillite che ha rischiato dimettermi al tappeto. Ho vogato con 38 gradi di febbre,ma ci vuole ben altro per abbattermi». Parola di uno che in passeggiata Morin ha già vinto undici volte. Lavalle viene osannato dalla sua gente. Ma si deve congedare in fretta perché deve sottoporsi al test dell’antidoping. Così lascia la scena ai compagni. Alfonso Conte è destinato ad afferrare il testimone. E non solo per i tre pali juniores e i due seniores conquistati a 31 anni. Uno che lascia la sua borgata di Cadimare per indossare la maglia del Canaletto deve avere personalità da vendere. Ma cerca subito di chiarire i suoi malintesi con i cadamoti: «Forse ho mancato di chiarezza quando dissi a Cadimare che non sarei mai salito al terzo remo. E per questo chiedo scusa alla mia borgata, ma adesso lasciatemi godere questo successo forse ancor più bello perché giunto inaspettato. La dedica è per Nino Casali e per mia figlia Alessia che nascerà a ottobre». Conte parla già di futuro: «Non so ancora per chi vogherà il prossimo anno. A Cadimare ho dato tanto e ricevuto altrettanto. Da parte mia non c’è alcun rancore: molto dipende dai dirigenti». Quasi un messaggio d’amore.

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Il Canaletto “tinge” il Palio

DOPO undici anni di attesa e di rospi ingoiati, il Canaletto torna a vincere il Palio numero 84. «Il signore sì che se ne intende», come recitava il tormentone pubblicitario di un liquore negli anni Sessanta. E il signore in questione è lui, Paolo Lavalle, 42 anni, fisico ancora esplosivo nonostante qualche acciacco di stagione e, soprattutto, il solito guascone, che ha appena riposto nel suo palmares personale l’undicesimo successo (sei nel Marola, quattro nel Canaletto e uno nel Crdd). A prescindere dal risultato di ieri, Lavalle nel mito c’era già ma ha dimostrato di non avere fatto indigestione a seguito dei bagordi di Marola. Infatti, davanti alla muraglia dei tifosi assiepati lungo passeggiata Morin e al palco delle autorità che ha ospitato i prossimi candidati dalla presidenza della Regione, Claudio Burlando e Sandro Biasotti si è gustato un pranzo da re dopo i golosi antipasto delle Prepalio. Insieme a lui, terzo remo, hanno gozzovigliato il capovoga Daniele Zampieri, il secondo remo Alfonso Conte, il pruista Marco Sturlese, il timoniere Davide Spano. E alla fine, dopo una scorpacciata siffatta ci sarebbe voluto proprio un bel cognachino per digerire… Palio numero 84, una liberazione, per la borgata guidata da Paolo Dini e da Gianni Casali, che ha colto il 17° successo confermandosi come seconda più titolata del golfo dopo Cadimare (24). Soprattutto il capoborgata Casali, sanguigno innamorato di voga e di Palio, abituato a vincere con maggiore frequenza, sia da vogatore sia da allenatore e dirigente, rischiava di intristirsi da questo prolungato digiuno. Diciamolo subito, tanto per sgombrare il campo da equivoci: la gara seniores non ha avuto storia, nonostante l’ottima performance del secondo classificato, il Cadimare, e i tempi generali di ottima levatura. In undici su tredici equipaggi, infatti, hanno concluso i duemila metri sotto i 12 minuti, segno di preparazione di grande livello sia dal punto di vista tecnico che atletico. Non c’è stata storia perché Lavalle & C. hanno messo la prua davanti a tutti fin dallo sparo dello starter , hanno girato per primi al giro di boa dei 500 metri, a quello dei 1.000 e, naturalmente, al serravoga dei 2.000. Cadimare, Muggiano e Fezzano, rispettivamente secondo, terzo e quarto, hanno retto bene e, soprattutto i cadamoti, hanno avuto un ottimo rush finale finendo dietro ai primi di appena due secondi e mezzo. Gli altri hanno partecipato e basta anche se, come, detto, ci hanno dato dentro con ammirevole determinazione. Questo l’ordine di arrivo finale. Canaletto in 11’ 11” 5, Cadimare 11’ 13” 92,Muggiano 11’ 14” 62,Fezzano 11’ 15” 60, Crdd 11’ 252 20, Venere Azzurra 11’ 272 29, Le Grazie 11’ 362 76, Lerici 11’ 372 11, Porto Venere 11’ 492 22, Marola 11’ 50” 27, San Terenzo 12’ 01” 57,Tellaro. Gioia incontenibile, dunque,perla borgata canarina che, un paio d’ore prima, aveva però sospirato di cocente delusione per la sconfitta del Palio juniores dove i suoi giovani erano super favoriti. Dopo aver vinto otto delle undici Prepalio stagionali, i ragazzi di Vivaldi e Casali hanno toppato proprio nella giornata decisiva. Succede e succederà sempre e proprio questo è il cinico fascino del Palio del golfo, sia sui duemila che sui mille metri. Semmai, nelle centinaia di supporter canalettesi presenti alla Morin si era fatta strada la paura che la giornata da grandi favoriti potesse essere segnata da un destino avverso. Timore, come visto, fugato alla grande dalla perentoria performance di Zampieri, Conte (cadamoto verace), Lavalle, Sturlese e Spano. A primeggiare nei giovani è stato l’armo delle Grazie (Andrea Forfori, Manuele Zignego, Matteo Busoni, Giovanni Zucca, timoniere Fabio Esposito) che vinse il Trofeo Majoli anche due anni fa. Dietro Le Grazie che ha tagliato il traguardo in 5’ 39” 98, Fezzano (5’ 42” 43), Canaletto (5’ 43” 09), Porto Venere, Venere Azzurra, Cadimare, Fossamastra, Crdd, San Terenzo, Lerici, Marola, Tellaro, Muggiano. Tutto secondo copione, invece nel palio femminile dove hanno prevalso le vogatrici del Crdd Claudia Calzetta, Aurora Maurizio, Elisa Saglione, Ilaria Corsini, timonate da Fabiola Pupillo Dietro di loro, che hanno coperto i mille metri col tempo record di 5’ 59” 95 (il miglior tempo precedente era del Fezzano rosa 2007), Venere Azzurra (6’ 10” 19), Lerici (6 11” 19), Marola (6’ 20” 15), Cadimare (6’ 23” 10). AMERIGO LUALDI

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