Bagarre tra Comune e borgate scatta la tregua

TREGUA armata tra Borgate e Comune.
La polemica scaturita dal mancato inserimento del Palio del Golfo nella tavola rotonda (poi rinviata) dedicata ai grandi eventi legati al mare è solo l’ultima puntata di un rapporto conflittuale tra politica e rappresentanti delle società di canottaggio.
A far infuriare i borgatari non è stato tanto il fatto che a quel tavolo si dovesse parlare di Festa della Marineria e della regata velica Barcolana di Trieste, quando la clamorosa dimenticanza del Palio del Golfo, che rivendica con orgoglio il suo radicamento nel tessuto sociale e culturale del golfo. A quel tavolo poteva sedersi chiunque, ma il primo posto non poteva non spettare al Palio.
Averlo lasciato fuori, per le borgate ha rappresentato quasi un insulto ma, soprattutto, un’occasione persa per dare visibilità alla manifestazione.
Visibilità che può servire soprattutto a richiamare eventuali sponsor. Ed è proprio il peso politico del Palio che le società vogliono sentire.
Il comunicato che sancisce la tregua lo dice chiaramente: “siamo pronti ad un confronto costruttivo nel quale si chiarisca il peso sociale e politico che si vuole riconoscere al Palio”.
L’occasione c’è: il 10 marzo quando il Comitato delle borgate incontrerà i sindaci dei tre comuni del golfo. Sino a quel momento stop alle polemiche.
Una tregua unilaterale dichiarata dai borgatari che definiscono il botta e risposta con il Comune “un modo duro per far capire il vero malessere dell’ambiente, malessere più volte manifestato, ma mai preso in seria considerazione”.
Riccardo BONVICINI

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