Tra hobbit, elfi e nani: il Marola punta a diventare Signore del Palio

L’ENTUSIAMO non manca in casa del Marola, una borgata che l’anno scorso si è trasformata in un tripudio di colori con la vittoria dell’ 88esimo Palio del Golfo. Una borgata però anche attentissima alla sfilata, e che quest’anno ha cambiato rotta per cercare di salire sul gradino più altro del podio, almeno per quanto riguarda la kermesse serale che precede la disfida remiera. Ecco, dunque, che i veri protagonisti sono i ragazzi del Marola, che insieme agli habituè si danno appuntamento, ormai da due settimane, tutte le sere per dar vita a una raffigurazione di tutto rispetto. Ragazzi dai 20 ai 30 anni che per amore della propria borgata rinunciano a serate di svago e riversano tutte le loro forze nel rappresentare, giorno dopo giorno, il tema della sfilata. Che per l’edizione 2014 si preannuncia spettacolare. L’idea è partita da Emily Croce e ha trovato il consenso di tutto il gruppo arancio granata. Il titolo della sfilata marolina è “Dal signore degli anelli, Marola signore del Palio”. Tratto dal romanzo high fantasy epico scritto da John Ronald Reuel Tolkien e ambientato alla fine della Terza Era, nell’immaginaria Terra di Mezzo , il racconto diverrà reale attraverso i borgatari e i suoi atleti: i quattro hobbit protagonisti prima del libro poi dell’omonimo film, saranno impersonificati dai 4 vogatori e la ricerca dell’Anello si trasformerà nella ricerca del Gonfalone. Un tema originale che si discosta da quello “portato” a Spezia l’anno scorso, con i marolini che avevano fatto conoscere la loro specialità culinaria, protagonista della tradizionale sagra: il raviolo ai frutti di mare. Per fare questo, e concretizzare il sogno dei giovani del posto, non mancano certo le mani esperte delle donne e degli uomini della borgata, che già si sono messi al lavoro per creare abiti da sogno e carri folcloristici. Rita, da buon veterana della sfilata, quasi tutte le sere è con gli spilli in mano per “disegnare” sui modelli i costumi. Grazia invece imbastisce. Bravissime le sarte Luana e Arianna, ma anche le altre donne al lavoro: Laura, Sandra, Augusta, Piera, Barbara (responsabile della sfilata), e molte altre. Ai lavori manuali abbiamo invece trovato Sergio, Armando, Angelo, Marcello, Manuele, Andrea, Franco e Michele, e molti altri valorosi uomini, che con le loro mani esperte si improvvisano fabbri, falegnami e elettricisti. Sono loro che realizzano i carri, nella zona mare di San Vito, mentre nella sede della Società Mutuo Soccorso le donne si divertano, tra una chiacchiera e l’altra, ad “alimentare” la propria creatività e fantasia. Spettacolari poi gli oggetti creati con la cartapesta: scudi, sciabole e elmi pitturati poi con precisione. E che dire delle armature di legno? Piuttosto che dei piedoni degli hobbit in gommapiuma? Insomma, tanta roba. Sopratutto se si pensa che la “mente” di tutta la raffigurazione è un gruppo di ragazzi, che per la prima volta quest’anno hanno preso in mano la sfilata. Prima, infatti, partecipavano solamente come figuranti. Che per la Sfilata 2014 si preannunciano un’ottantina, con tantissimi bambini di Marola che saluteranno il pubblico durante il passaggio nelle vie e nelle strade cittadine. Una curiosità: la stoffa con la quale vengono realizzati i vestiti è ricavata da tendoni vecchi trovati in casa dai borgatari, così come da coperte o copriletti non più utilizzati. Un “gioco” dunque di riciclo, destinato al successo, verrebbe da dire. Perché proprio da quel materiale le sartine stanno creando abiti importanti, quasi da portare sul palco di una sfilata di moda. Questo è il biglietto da visita del Marola: un biglietto sul quale si legge a caratteri cubitali le parole “entusiasmo” e “passione”, che contraddistinguono un popolo di mare profondamente radicato sul territorio e attaccato alle proprio origini.
di LAURA PROVITINA

Lascia un commento

Torna in alto