L’orgoglio della Venere Azzurra più forte della sorte

QUELLO in corso non è sicuramente un anno facile per la Venere Azzurra, che partita con tre equipaggi, si ritrova ad averne solo uno, l’armo senior. Ma più che altro sono i tanti cambiamenti societari avvenuti durante l’anno a non aver reso semplici le cose ed è servito più tempo del previsto per riuscire a consolidare l’unico equipaggio con cui la borgata parteciperà al Palio. Non che gli anni passati siano stati più rosei, anzi, il triste epilogo dell’ 87esima edizione brucia ancora adesso. «Sono diventata presidentessa di questa società soltanto a febbraio – dice Irene Lombardo – Dalla fine del palio a oggi ci sono stati tre cambiamenti e questa discontinuità ha creato tanti problemi. A partire da febbraio ho cercato di risollevare la situazione, gettando delle solide basi per il futuro, a cominciare dai lavori alle barche. Quello che ora però conta più di ogni altra cosa è che i nostri senior ci stanno regalando grandi soddisfazioni, ripagandoci dei tanti sforzi fatti. Per noi posizionarci a metà classifica, rappresenterebbe un primo traguardo».
Gli aspetti che caratterizzano questa stagione non sono quindi certamente tutti negativi. È vero che la Venere Azzurra sarà l’unica borgata a presentarsi con una sola imbarcazione, è però altrettanto vero che i risultati ottenuti con l’armo senior stanno andando ben oltre le aspettative, nonostante l’armo sia stato messo in piedi solamente a maggio, a dieci giorni dalla prima gara.
«Abbiamo allestito l’equipaggio strada facendo – dichiara Bernardo Nardi, l’allenatore – e siamo riusciti a completarlo solo all’ultimo minuto. Questi ragazzi stanno dimostrando di avere una grinta fuori dal comune, tanta forza, ma soprattutto un cuore grande. Ci stanno mettendo l’anima e, consapevoli delle difficoltà della borgata, cercano di andare incontro alla società in tutto e per tutto. Siamo veramente molto grati a questi atleti, sia per l’impegno che per le soddisfazioni che ci stanno regalando. Devo ringraziarli – conclude – perché la possibilità di seguirli, mi consente ogni giorno di imparare qualcosa di nuovo».
Impossibile non notare la crescita di quest’imbarcazione, che con il passare delle domeniche riesce a piazzarsi sempre più in alto, a ridosso dei più quotati. Uno dei risultati migliori era stato senz’ altro quello ottenuto a Cadimare, dove il settimo posto aveva reso felici davvero tutti, ma nemmeno l’ultima prova svolta, quella casalinga, è stata da meno. Se si considera poi che a bordo c’è un ragazzo di soli 17 anni, che rientra ancora nella fascia d’età per fare il palio junior, tutto acquista ancora più valore. Si tratta di Alessio Salvini, che inizialmente faceva parte dell’equipaggio juniores, ma dopo il disfacimento, ha accettato entusiasta di gettarsi in questa nuova sfida.
«Devo dire grazie alla Venere e ai miei compagni per avermi dato fiducia e la possibilità di partecipare al Palio senior e tra l’altro come capovoga. Per me è una doppia responsabilità ma ne sono felice, è un’esperienza indimenticabile». Il secondo remo è Michele Nardini, vogatore noto e d’esperienza. Al terzo c’è Cesare Oldoini, che era considerato una promessa del palio, ma che per problemi fisici era stato costretto a fermarsi per qualche anno. Un’altra certezza è il pruista, Silvio Pietra. Escluso il capovoga sono quindi tutti vogatori con anni e anni di cimenti alle spalle. Al timone Greta Faggioni. «Durante il cammino abbiamo avuto tanti problemi – dice Silvio – Il cambio di società, vogatori che per vari motivi ci hanno dovuto abbandonare e la conseguente mancata preparazione invernale. Abbiamo infatti iniziato ad allenarci a maggio; nonostante questo ci stiamo levando elle soddisfazioni. L’obiettivo per il Palio – prosegue – è quello di fare una bella gara e di arrivare in fondo degnamente. Avvicinarsi alle prime cinque barche, che hanno innegabilmente qualcosa in più, ci gratificherebbe. Noi siamo ottimisti e poi si sa che quel giorno è un giorno strano e tutto può succedere».
Selene RICCO

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