CHIARA Lazzoni, Sara Pintus, Federica Marano e Sara Galletti volano sulle onde che increspano il campo di gara, conquistano il Palio femminile e registrano il nuovo crono record della competizione in rosa. Le lancette dei cronometri si fermano dopo 5’59”58: un istante dopo la torcida lericina impazzisce per le quattro regine del Golfo . Ma un altro brivido attraversa la Morin: il piccolo Francesco Lavalle – figlio di Paolo il vogatore più vincente della storia del Palio – timonava l’armo lericino che ha “divorato” i mille metri quasi avesse un appuntamento con la vittoria. Quello stesso appuntamento che le ragazze del Crdd avevano prenotato vogando da stelle di prima grandezza per tutta la stagione superlativa.
Ma questo è il Palio. Il capo borgata Marco Greco che con una costanza ed una dedizione eccezionali, fatta di tantissimo impegno ed entusiasmo personale, è riuscito a riaccostare al mare una borgata che sembrava interessarsi ad altro. Così è stato travolto dall’emozione e dalla gioia anche il sindaco di Lerici Emanuele Fresco per una vittoria non annunciata anche se erano in molti i lericini a crederci. Il Palio Femminile, tra le mani di Sara Pintus, ha preso così la strada di Lerici su un pullman dell’ Atc “riservato” che era stato noleggiato per portare alla Morin i borgatari dai colori rosso-verde. In ogni modo la giornata era iniziata benissimo con una “festa del mare” che si è presentata sin dall’inizio affollatissima come non mai negli ultimi anni, ricca dei colori sgargianti di almeno 30 mila spettatori, moltissimi, come ha ribadito lo speaker e presidente della lega Canottaggio Uisp Maurizio Viaggi. Altra piacevole sorpresa il risultato della gara junior con la bella vittoria del Marola, primo nel tempo di 5’32”59, che ha inflitto al favorito Fossamastra un distacco di tre secondo e mezzo, pari a quasi due imbarcazioni. Così Gianni Carrara, Nicolas Vischio, Antonio Moscon e Diego Maddaluno, timonati da Alessio Di Vittorio, riportano a Marola il Palio Junior che la borgata aveva conquistato nel 1975 e poi nel 2005 conquistando allora, con il tempo di 5’34”02, il record della gara, anche se questa volta non sono riusciti a superare il tempo record di 5’32”46, fatto registrare lo scorso anno dal Fossamastra. I giovani del Marola vanno in paradiso con una vittoria arrivata inattesa, ma non nel paese che – sotto sotto – sapeva di potere meritare il primo posto.
Ma questo è il Palio. Il capo borgata Marco Greco che con una costanza ed una dedizione eccezionali, fatta di tantissimo impegno ed entusiasmo personale, è riuscito a riaccostare al mare una borgata che sembrava interessarsi ad altro. Così è stato travolto dall’emozione e dalla gioia anche il sindaco di Lerici Emanuele Fresco per una vittoria non annunciata anche se erano in molti i lericini a crederci. Il Palio Femminile, tra le mani di Sara Pintus, ha preso così la strada di Lerici su un pullman dell’ Atc “riservato” che era stato noleggiato per portare alla Morin i borgatari dai colori rosso-verde. In ogni modo la giornata era iniziata benissimo con una “festa del mare” che si è presentata sin dall’inizio affollatissima come non mai negli ultimi anni, ricca dei colori sgargianti di almeno 30 mila spettatori, moltissimi, come ha ribadito lo speaker e presidente della lega Canottaggio Uisp Maurizio Viaggi. Altra piacevole sorpresa il risultato della gara junior con la bella vittoria del Marola, primo nel tempo di 5’32”59, che ha inflitto al favorito Fossamastra un distacco di tre secondo e mezzo, pari a quasi due imbarcazioni. Così Gianni Carrara, Nicolas Vischio, Antonio Moscon e Diego Maddaluno, timonati da Alessio Di Vittorio, riportano a Marola il Palio Junior che la borgata aveva conquistato nel 1975 e poi nel 2005 conquistando allora, con il tempo di 5’34”02, il record della gara, anche se questa volta non sono riusciti a superare il tempo record di 5’32”46, fatto registrare lo scorso anno dal Fossamastra. I giovani del Marola vanno in paradiso con una vittoria arrivata inattesa, ma non nel paese che – sotto sotto – sapeva di potere meritare il primo posto.
PIERANGELO CAITI