Muggiano fa il vuoto e vince il suo terzo Palio

GRANDE rivincita del Muggiano che con una poderosa gara di forza si è aggiudicato l’ 86° Palio del Golfo. I rossoblù erano tra i favoriti anche dell’edizione dell’anno precedente nella quale si classificarono al quarto posto schierando però un vogatore febbricitante. Quest’anno si sono rifatti alla grande conquistando meritamente un Palio nel quale hanno dominato partendo in testa e mantenendola con autorità per tutta la gara confermando il buon stato di forma dimostrato domenica scorsa vincendo l’ultima pre-Palio. Per la borgata rossoblù del presidente Massimo Gianello è la terza vittoria al Palio dopo quelle ottenute nel 1991 e nel 2008. Al termine grande euforia per i muggianesi che vedono protagonisti nell’equipaggio vincente Fausto Sassi al quinto successo al Palio (dopo quelli del 1997 con il Fezzano e del 2001-05-06 con il Marola), Gabriele Batoni e Fabio Scantamburlo al secondo (dopo quello del 2008 sempre con il Muggiano) e Luca Savi e Francesca Marchi al primo. Deludono le altre favorite il Canaletto giunto quarto, ma vincente in quattro occasioni in stagione, i detentori del Cadimare terminano quinti e il Marola addirittura settimo all’arrivo e pensare che aveva vinto ben cinque gare e il trofeo «Carispezia». Sono invece da applausi le prestazioni del Fossamastra e del Fezzano, sorprese della giornata, che conquistano un meritatissimo podio. Ottima l’organizzazione del Comune della Spezia e del comitato delle borgate sotto l’egida della Lega canottaggio Uisp. Proprio il presidente della Lega Uisp Maurizio Viaggi ha esordito come speaker del Palio in un’edizione che passerà alla storia per il numero impressionante di pubblico assiepato sulla passeggiata Morin. Inoltre anche quest’anno la gara è stata ripresa in diretta anche dal Tg3 liguria oltre che dalla storica emittente spezzina Tele Liguria Sud. Ecco l’ordine d’arrivo del Palio seniores (2000 metri). 1) Muggiano (Gabriele Batoni, Luca Savi, Fabio Scantamburlo, Fausto Sassi, timoniere Francesca Marchi) 11’09”98; 2) Fossamastra (GianMaria Marletti, Mattia Grieco, Mirko Bertini, Alberto Zignego, timoniere Mattia Dani) 11’14”17, 3) Fezzano (Alessio Nardini, Mattia Danubio, Matthias Renyer, Cristian Biagioni, timoniere Francesca Di Santo) 11’14”76, 4) Canaletto 11’14”90, 5) Cadimare 11’23”93, 6) Le Grazie 11’24”99, 7) Marola 11’26”11, 8) Lerici 11’29”63, 9) Portovenere 11’31”14, 10) Crdd 11’42”08, 11) Tellaro 11’46”36, squalificata la Venere Azzurra per aver saltato la boa ai 1500 metri. Unica nota triste è la mancata presenza del San Terenzo. Paolo Gaeta

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La festa con una tavolata per 250 persone

CHI semina raccoglie. Massimo Gianello, presidente del Comitato delle Borgate ma soprattutto del Muggiano, che oltre a vincere l’ 86° Palio del Golfo ha anche sorpreso nelle acque della Morin, ha le idee chiare: «E’ stata una gara difficile – ha sottolineato poco dopo l’ufficialità della vittoria – ma i ragazzi sono stati meravigliosi. Avevamo la sorte contro, l’anno scorso siamo arrivati secondi ma quest’anno ci siamo riscattati salendo con entusiasmo sul gradino più alto del podio». Si aspettava questo trionfo? «Ci speravamo, anche se sapevamo che concorrevamo per il podio. Abbiamo lottato contro tutto e contro tutti e ora questo Gonfalone è nostro». E tra i cori dei tifosi, magari rivolti alle altre borgate («Chi non salta un canarino eh», e molti altri), l’entusiasmo iniziale dei borgatari e della dirigenza che si é tuffata in mare per abbracciare gli eroi 2011, ha aperto la strada dei festeggiamenti. Ieri sera infatti la prima festa “improvvisata” in casa Muggiano, con una cena che ha raccolto oltre 250 persone. Per quella ufficiale si dovrà attendere alcuni giorni, necessari per un’organizzazione sopra le righe. E così l’edizione 2011 ha chiuso i battenti, stringendo a se come da tradizione centinaia di spezzini e tingendo di rossoblù il cielo sopra la Morin. Laura Provitina

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E’ Palio, ora parlano i remi

LA parola passa ai remi: oggi si corre il Palio numero 86. Il folklore cede il passo al cuore, ai nervi, alle braccia. Oggi contano la forze e il vigore ei vogatori che si sfideranno nello specchio d’acqua davanti alla Morin. Ieri – a caricare l’ambiente – la liturgia delle pesa e della stazzatura delle barche che oggi saranno alle sagole. Il penultimo atto del programma. Prima, ieri sera, la cena delle borgate. Un convivio non propriamente in “famiglia”. «Se ogni tavolo è staccato dall’altro una ragione c’è. Vuol dire che siamo rivali e che prima della sfida vogliamo stare tra di noi », dicono tanti borgatari. E’ il riposo del guerriero. Ma alla cena delle borgate serpeggia il mugugno. Il Tellaro ha dato forfait. Anche il San Terenzo è rimasto a casa. La borgata non correrà il Palio dopo avere subìto il disco rosso ad imbarcare sull’armo in zona Cesarini di due vogatori. Al tavolo con i supporter del Portovenere c’è anche il sindaco Massimo Nardini. «Cercheremo di fare il meglio con tutte le imbarcazioni. E’ un’annata di transizione. Vedo bene il Portovenere negli junior, il Fezzano nei senior e Le Grazie che sono comunque la nostra “cantera”. La borgata mette in mare tanti ragazzi: non tutti a remi,molti a vela. In bocca al lupo a tutti». I giudici di gara tirano il fiato. Domani (oggi per chi legge; ndr) è un altro giorno, ma sarà Palio: l’attesa sta per finire . Emiliano Aloisini, è addetto al campo di gara. «Ci vuole precisione. Il palio è una gara molto delicata e bisogna essere precisi al millimetro qui c’è gente che se ne occupa da vent’anni», osserva. Chi vincerà? Al tavolo del Marola non hanno dubbi. «Noi», tuona Giorgio Bartoli, capo borgata. E c’è chi viene anche da fuori. Massimiliano Maino e Lucia Pessina sono di Milano. «Ci appassiona così tanto che ogni anno non manchiamo mai», osservano. Etta e Marisa sono del Muggiano. Riti? «Nessuno ma siamo deluse dalla sfilata che ci è parsa sotto tono». Il Cadimare (la più titolata) si sente pronto. «Siamo l’ Inter del Palio – dice una borgatara – e siamo sempre i più forti». I commensali, visto il risultato di Pechino, incrociano le dita e qualche mano finisce, furtiva, sotto il tavolo. Andrea Tarabella, capo borgata, si unisce. «Ci prepariamo senza sosta. La sfilata decisa in inverno sapevamo che cosa si poteva ottenere la parte folklorista ha un valore impagabile bisogna recuperare il passato ». Luciano Ballo della Lega Canottaggio dà il suo pronostico. «Muggiano, Cadimare, Marola e Canaletto. Lerici e Fossamastra outsider». Marco Greco capo borgata del Lerici dice: «Riti? Tutto nelle braccia dei vogatori e nella nostra barca c’è un pezzo di storia e futuro del palio. Abbiamo timoniere Francesco La Valle figlio di Paolo il più titolato di sempre». Entusiasmo alle stelle anche al Canaletto. «Siamo i migliori e non temiamo nessuno», urlano dal tavolo con il capo borgata Gianni Casali. Suscita entusiasmo la sfilata di auto e moto d’epoca. Signore delle due e delle quattro ruote più i sidecar dallo stile retrò che hanno fatto incetta di scatti e flash. Anche il loro tavolo alla cena era vuoto. Ma solo perché hanno cenato prima degli altri. Dovevano mettersi al volante e ridare un po’ di slancio. Ce l’hanno fatta. Marco TORACCA

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Sfila la storia, borgate in panchina

TANTI, come sempre, ma spaesati e silenziosi. Gli spezzini hanno affollato Corso Cavour e via Chiodo per assistere alla sfilata che tradizionalmente apre il week-end della Festa del mare ma la nuova formula, con l’esclusione dei carri allegorici seguiti dal popolo delle borgate, non ha suscitato travolgenti entusiasmi. La novità della storia in pillole – sei episodi – quadri per riassumere l’epopea dell’unità d’Italia – non ha convinto: pretenziosa e pedante. Eleganti, sontuosi gli abiti disegnati dagli studenti del Domenico Chiodo. Simpaticamente compassati i figuranti. Bravi, meritevoli di applausi, che se sono mancati non è certo per demerito di un generoso mettersi in gioco. Ma il Palio è pane fatto in casa, è profumo di comunità, senso comune: ciò non lo rende immune da difetti, ma trasformarlo in un format per uno dei tanti  story channel è parso agli spezzini eccessivo. Da qui la freddezza.  Le prime a presentarsi in via Chiodo – intorno alle 21 – sono una sessantina di rombanti moto e sidecar d’epoca. Stupende: peccato sfilino con velocità stupefacente a dispetto dell’anzianità di servizio. E’ un “vidiri e svidiri” per dirla con Montalbano.Lascia l’amaro in bocca. Arriva, alle 21e15, la banda della Marina Militare che transita con passo marziale. Dovrà poi fermarsi per venti minuti in mezzo al corso per attendere il corteo. Alle 21e30 scatta un applauso: è riservato ai tredici ragazzini che reggono il gonfalone del Palio con i simboli delle tredici borgate (al netto della rinuncia del San Terenzo a presentare il proprio armo) che si contenderanno il trofeo. Dieci minuti dopo si presenta sul proscenio del salotto liberty della città il corteo storico. Ad aprirlo sono il preside del Domenico Chiodo, Generoso Cardinale e l’assessore al Palio, Paolo Manfredini.Il primo interpreta il provveditore agli Studi , il secondo il sindaco della Spezia degli anni ruggenti dell’Unità nazionale.  La contessa di Castiglione nel fiore degli anni è magnificamente impersonata da Sara Simonini, insegnante; Sharon Bini – studentessa del Chiodo – ha invece la parte di Virginia Oldoini, la giovane affascinante e còlta futura contessa. Re Vittorio Emanuele II era Francesco, un borgataro che ha preferito conservare l’anonimato. La regina è Giorgia, figlia di un’insegnante. Protagonista di spicco anche Paolo Moisé che ha dato vita a Giuseppe Garibaldi con tanto di gamba offesa dalla “fucilata d’inferno” in Aspromonte. In coda, un’ora dopo, sono arrivate in via Chiodo le barche , le bandiere, i dirigenti, gli equipaggi delle borgate marinare del Golfo della Spezia .  La città – che ha atteso il loro passaggio – ha applaudito, a dispetto della sobrietà imposta dal nuovo protocollo. Oggi la storia cede il passo alla cronaca del remo. Alle 15,30 in piazza Cavour ci sarà la pesa delle imbarcazioni. Alle 20,30 la cena delle borgate con una tavolata imbandita lungo l’intero Corso Cavour. Alle 21,30 in via Chiodo prende il via la VI edizione de “La Spezia in sidecar”, rievocazione del circuito motociclistico cittadino 1924 -1954. In piazza Cavour dalle 21 concerto della band spezzina “Eit” costituita da cinque musicisti, provenienti da differenti culture musicali ed esperienze artistiche: Simone Rossi , Gabriele Grassi, Alessio Iardella, Matteo Nerbi, Gianluca Prezzemoli. (HACOLLABORATOPIERANGELOCAITI) FABIO AZZOLINI

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Il Palio agita venti polemici

IL PALIO sfila indossando il tricolore ma a fare garrire le bandiere delle borgate marinare sono venti polemici. Il sale di ogni disfida, in fondo. E una polemica ha investito anche la sfilata storica che questa sera alle 21aprirà il lungo week-end della Festa del mare. Il corteo muoverà da piazza Cavour alla passeggiata Morin, transitando lungo Corso Cavour e via Chiodo – sarà colorato, elegante, ma al posto dei carri allegorici e degli sfottò dei borgatari assisteremo ad una più composta rievocazione dell’epopea dell’unità nazionale vista, in sei quadri, dalle sponde del Golfo dei Poeti. Un corteo animato da 106 figuranti, sontuosamente vestiti con gli abiti creati dagli studenti del Domenico Chiodo. La decisione di ridurre a sole 106 partecipanti il corteo ha fatto indispettire molte borgate. Solo quattro hanno scelto il contingente di otto figuranti richiesto dagli organizzatori che hanno così “arruolato” docenti e studenti per completare i ranghi. Sfilerà, così, anche il preside del Chiodo, Generoso Cardinale che ha ceduto ad un suo collaboratore tecnico l’onore di interpretare Cavour. Indiscrezioni della vigilia danno per certo anche un ruolo per l’assessore allo Sport, Manfredini. Dopo i figuranti arriveranno le borgate con gli armi e gli equipaggi. Con il Crdd sfilerà l’equipaggio della Polisportiva Spezzina Disabili che ha vinto la medaglia d’oro di canottaggio ai XXVII Giochi nazionali Special Olympics. Palio del Golfo tricolore portato con disinvoltura, dice Massimo Gianello, presidente del Comitato delle Borgate: «Un tributo nel solco della tradizione. Da ottantasei anni, prima della disfida del Palio, il cerimoniale prevede il saluto ai caduti in mare, e tutti ricorderanno che il Palio ha portato per due occasioni le Frecce Tricolore nel Golfo». «Il Palio del Golfo rappresenta uno straordinario esempio di partecipazione alla vita della nostra comunità – sottolinea il Sindaco, Massimo Federici -. Un impegno appassionato dall’importante valore sociale e civile. In questo senso va la scelta di dedicare alla celebrazione del 150° dell’Unità d’Italia la sfilata, che si unisce all’altra suggestiva novità: una più scenografica riconsegna del Palio proprio sul campo di gara, a Passeggiata Morin». «La riconsegna del Palio – spiega Paolo Manfredini, assessore al Progetto Palio – avverrà nello stesso campo di gara della disfida remiera, barche ed equipaggi saluteranno la città dalla chiatta impiegata per la visita del Presidente, Napolitano». «Un manifestazione popolare come il Palio celebra nel modo migliore e più significativo una festa che è del Popolo Italiano – ha sottolineato il prefetto Giuseppe Forlani – coinvolgendo tutti, soprattutto i giovani, come gli studenti del Chiodo-Einaudi che, grazie al Palio, hanno avuto modo di contribuire alle celebrazioni del 150° dell’Unità d’Italia. Anche per questo la Prefettura della Spezia ha voluto valorizzare il loro lavoro, offrendo l’atrio dell’edificio come atelier dove sarà possibile, fino al 31 agosto, apprezzare i bozzetti e, dopo il Palio, gli vestiti stessi». Fazzoletti tricolori e bandiere alle finestre, quindi, per la serata che apre la grande kermesse sportiva e folcloristica. L’aspettativa – archiviate le polemiche – è quella di una grande partecipazione popolare. La gente delle borgate marinare, invece, avrà modo di rifarsi domani sera in occasione della cena che sarà allestita apparecchiando una chilometrica tavola che si snoderà lungo l’intero Corso Cavour. I biglietti per la cena e per l’accesso alle tribune sono disponibili presso la biglietteria del Villaggio del Palio. Pierangelo CAITI

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Il Palio del Golfo compie 86 anni ma affascina ancora i giovani spezzini

Il Palio del Golfo compie ottantasei anni, ma per i giovani spezzini non li dimostra: i ragazzi lo amano e ora che siamo a quattro giorni dalla disfida remiera non vedono l’ora che arrivi venerdì 5, per potersi immergere negli ormai consueti tre giorni di festa no-stop. La città si bloccherà un po’ per tre sere di fila, ma «è lo stesso, va bene così», dicono i ragazzi. Senza dubbio la gara di canottaggio è il motore di tutto ma anche coloro che non fanno parte di nessuna borgata restano coinvolti. «Certo che mi piace il Palio», affermano entusiasti i ragazzi all’unisono. Non c’è bisogno di abitare al Canaletto, a Cadimare o essere uno di quei signori che, per la loro età, ne hanno visti a decine per apprezzarlo e capirne lo spirito. «Il Palio è l’evento tipico di Spezia», dice Giulia Buonavita ed è della stessa idea Manuel Toracca. Dice che «è giusto continuare a farlo e non deve mai essere cancellato». Tutti concordi nel considerare il Palio un momento rappresentativo della città, del quale non si può fare a meno. E i giovani vanno a vedere la gara, che è forse il momento preferito di tutta la manifestazione. «Sì la vedrò, mi piace molto», conferma Manuel Toracca. Anche le ragazze hanno subito il fascino del canottaggio: «Vado a vedere sia il Palio che la sfilata», dice di nuovo Giulia. Però sono un po’meno entusiaste rispetto ai maschi: «Di solito guardo la gara, ma un po’mi annoio», dice Virginia Taddei. La sfida femminile è la meno apprezzata, mentre quella dei senior è la più intrigante. «Cerco di andare a vedere la gara dei grandi, se riesco guardo anche gli juniores», dice Rafael Pizzi. Però c’è anche chi non è interessato, come Paola de Bernardi: «Non ho mai guardato il Palio in vita mia perché non mi piace, anche se ho sfilato qualche volta ». Ma questo non le impedisce di partecipare a tutto il resto. «Penso si una bella festa e vado sempre a vede la sfilata e i fuochi», continua Paola. La sfilata è un altro momento chiave. «Mi piace molto», dice Paola. «Forse è la parte che mi piace di più», ammette Giulia. A quasi nessuno però è piaciuta l’idea di far sfilare un unico gruppo di figuranti vestiti in abiti risorgimentali, in onore dell’anniversario dell’ Unità d’Italia. «Era meglio quando ogni borgata sceglieva il suo tema», commenta Manuel. «Così il Palio ha meno senso, non è più lo stesso», spiega Rafael. Paola invece pensa che questa scelta valida: «Mi sembra una bella idea, almeno per un anno si fa una cosa diversa. Sono proprio curiosa di vedere la parata». Di sicuro ora che la sfilata si svolge la sera sono tutti più soddisfatti. «Meno male che l’hanno spostata la sera, almeno non fa caldo», continua Paola. C’è un altro momento del Palio amato da tutti, senza eccezioni: i fuochi d’artificio che chiudono la festa. «Mi piacciono molto gli eventi serali perché almeno Spezia è diversa dal solito, c’è più gente in giro», dice Paola. E non preoccupa il traffico. «Meglio avere la città intasata che senza gente», incalza Manuel. ALESSANDRA ZAMMARCHI

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Il Palio di La Spezia: non solo gare sui gozzi

Il Palio del golfo della Spezia sarà inserito nel progetto transfrontaliero Italia-Francia «Tirreno in scena» per reperire i finanziamenti delle prossime edizioni. Ad annunciarlo è stato ieri l’assessore regionale Angelo Berlangieri in occasione della presentazione dell’edizione numero 86 del palio remiero che si svolgerà domenica, nello specchio acqueo davanti alla passeggiata Morin, su una lunghezza di 2 chilometri. «La manifestazione conta su un budget di circa 300 mila euro e sul volontariato di centinaia di persone», ha spiegato Massimo Gianello, presidente del Comitato delle borgate. Fondamentale il contributo finanziario degli sponsor privati, visto che nelle casse della Regione, per ammissione dello stesso Berlangieri, soldi non ce ne sono. Nonostante il clima di austerity, la prossima edizione del Palio non deluderà le aspettative dei tifosi e dei circa 30 mila spettatori attesi per domenica alle 19,30 quando si terrà la gara dei gozzi. Ricco il calendario di eventi collaterali. Si inizia venerdì con la sfilata in costume tra le vie del centro e la cerimonia della riconsegna del palio da parte della borgata vincente dell’ultima edizione al sindaco della Spezia Massimo Federici. Sabato si entra nel vivo con la pesa delle imbarcazioni e la cena delle borgate: una tavolata lunga 400 metri da 1.500 posti sarà allestita in corso Cavour. A sfidarsi a suon di remi i 23 equipaggi di 13 borgate, divisi in tre categorie (seniores, juniores e femminile), con 137 atleti impegnati. I campioni uscenti della borgata di Cadimare hanno già in bacheca il primato di 25 edizioni conquistate e sembrano i favoriti. «Meglio non dirlo, porta sfortuna», ha commentato con scaramanzia Andrea Tarabella, capoborgata dei campioni bianconeri.

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L’ultimo colpo è del Muggiano

IN una domenica finalmente estiva l’ultima prepalio riporta alle stelle al Muggiano alcuni degli armi favoriti. Così si impongono le ragazze del Crdd, che si licenziano campionesse conquistando il Campionato Provincialedi voga a sedile fisso Uisp 2011, aggiudicandosi il trofeo Carispezia con 172 punti (secondo Cadimare con 155 e terzo Lerici con 146), i giovani del Fossamastra e l’armo senior del Muggiano esattamente come lo scorso anno e i primi due armi vinsero regolarmente l’ 85^ edizione del Palio del Golfo nelle rispettive categorie. Gara bella e combattuta quella femminile, apparentemente ormai ristretta per il primato a Crdd, Lerici e Cadimare, che vede al primo posto nettamente il Crdd (equipaggio Martina Bucellato, Aurora Maurizio, Elisa Saglione e Ilaria Corsini, timoniere Fabiola Pupillo) nel tempo di 5’53”37 (lo scorso anno aveva vinto in 5’42”63), secondo il Lerici in 5’54”64, poi Cadimare (5’59”02), Fezzano (6’12”17), Portovenere (6’14”19), Fossamastra (6’18”70) e Santerenzo (6’25”5)1. Assente Venere Azzurra. Undici gli armi nella gara junior e vittoria allo sprint del Fossamastra (equipaggio Marco Mazzolini, Giacomo Mori, Alessio Pilia, Matteo Bello, timoniere Dorentina Durakv) nel tempo di 5’32”98 (lo scorso anno aveva vinto nel tempo di 5’20”82), secondo il Canaletto (5’33”02), poi Portovenere (5’34”38), Marola (5’36”18), Muggiano (5’39”63), Crdd 5’40”34), Le Grazie (5’40”71), Lerici (5’44”00), Venere Azzurra (5’50”84); ritirati Cadimare e Fezzano. Il Fossamastra, con 156 punti si aggiudica anche il Campionato provinciale. Nella gara senior 12 gli equipaggi in acqua (assente il Santerenzo) e vittoria dell’armo di casa con Gabriele Batoni, Luca Savi, Fabio Scantamburlo, Fausto Sassi, timoniere Francesca Marchi, nel tempo di 11’02”52 che bissava il successo dello scorso anno (quando aveva vinto in 10’57”12). Al secondo posto il Canaletto in 11’03”45, al terzo il Fezzano in 11’09”90, al quarto il Cadimare in 11’11”52, al quinto Fossamastra in 11’12”13, al sesto Le Grazie in 11’15”73, al settimo il Marola in 11’20”29, all’ottavo Portovenere in 11’21”98, al nono Lerici in 11’25”51, al decimo Crdd in 11’37”41, all’undicesimo Venere Azzurra in 11’42”79, al dodicesimo Tellaro in 11’54”53. Il Marola, già vincitore virtuale del Campionato provinciale con una domenica di anticipo, si aggiudicava il trofeo Carispezia con 166 punti. Il trofeo “Alberto Mancini” destinato alla combinata era appannaggio del Fossamastra. Grande festa quindi al Muggiano, con il “Ringressi” stracolmo di gente per il “Luglio Muggianese”, con le premiazioni effettuate dal sindaco di Lerici Emanuele Fresco. Conclusa la lunga ed estenuante fase delle prepalio, undici effettivamente disputate sulle dodici in programma essendo saltata per il maltempo quella di Fossamastra, che ha impegnato al massimo la giuria della Lega Canottaggio Uisp, si apre l’ultima settimana di passione prima dell’appuntamento con la disfida, con allenamenti quotidiani per gli equipaggi e tanta emozione nelle borgate. Pierangelo CAITI

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Il Palio edizione numero 86 rilancia il Risorgimento

SARÀ una giuria rafforzata da qualche innesto di vecchi giudici quella che vigilerà domenica al Muggiano sull’ultima prepalio e che prenderà poi parte, affiancando in forma non ufficiale l’attuale compagine, al Palio del Golfo. Circola insistente la voce del ritorno di Alberto Vignali, uscito clamorosamente due anni fa dal novero dei giudici della Lega Uisp Canottaggio, dopo che le decisioni della giuria al termine della gara delle Grazie, con il provvedimento di squalifica di tre armi, sono state al centro di grosse contestazioni in quanto similari decisioni non sarebbero state prese la domenica prima durante la gara della Venere Azzurra a Santerenzo. Se la notizia dovesse trovare conferma sarebbe una riprova che l’imminenza del Palio esalta lo spirito sportivo e la passione delle borgate nell’essenza stessa della disfida del Palio che ieri mattina è stato presentato in Comune dai sindaci della Spezia Massimo Federici, di Porto Venere Massimo Nardini, dall’assessore allo sport di Lerici Marco Caluri, dal presidente dell’Autorità Portuale Lorenzo Forcieri, dal direttore generale di Carispezia Roberto Ghisellini e dal Capo di stato maggiore del Dipartimento Michele Cassotta, dall’assessore al progetto Palio Paolo Manfredini, da Massimo Gianello presidente del Comitato delle Borgate, da Maurizio Viaggi presidente della Lega Canottaggio Uisp, da Silvano Gerali direttore della Fondazione Carispe e da Generoso Cardinale preside dell’Istituto Einaudi-Chiodo e Paolo Peirone presidente del Circolo Auto Moto Storiche. «Diamo il via all’ 86° edizione del Palio del Golfo, l’evento più significativo della nostra città –ha esordito Manfredini. «Sin dall’inizio del mio mandato alla guida dell’Autorità Portuale – ha sottolineato Forcieri – ho voluto migliorare il rapporto tra porto e città appoggiando iniziative come il Palio ». L’impegno della Marina Militare è stato sottolineato da Cassotta che ha spiegato come oltre all’organizzazione logistica metterà in campo gli uomini del Goi di Comsubin con il tradizionale lancio e porterà all’ormeggio al molo Italia una unità militare. «Investire nel Palio del Golfo significa, per noi, investire in un capitale che arricchisce tutti – ha spiegato Ghisellini – il Palio permette di valorizzare i valori del territorio a cui siamo legati».Ha poi ricordato che Carispezia nel 2011 destinerà un milione e mezzo a sostenere diverse iniziative legate alla realtà locale. Gianello ha tratteggiato i momenti salienti della manifestazione con il risalto dato il venerdì sera al la riconsegna al sindaco del Palio che avverrà su un pontone di fronte alle tribune della Morin. La sequenza degli eventi sportivi, oltre alle gare a mare la “pesa” delle imbarcazioni il sabato della vigilia, è stata illustrata da Maurizio Viaggi che ha ricordato i 300 sportivi tesserati delle borgate e le migliaia di persone che li affiancano e li sostengono. La sfilata storica, una novità assoluta per il Palio , che ha fatto storcere la bocca a più di una borgata (ma che il sindaco Federici ha definito “sperimentale”, lasciando quindi intendere che se avrà un impatto positivo potrebbe diventare permanente), sponsorizzata dalla Fondazione Carispe, è stata illustrata dal preside del Chiodo Generoso Cardinale che ha spiegato come vi prenderanno parte 106 figuranti in costume in sei quadri storici che illustreranno personaggi risorgimentali passati per la città: dalla famiglia reale venuta più volte per i bagni di marte, al Conte di Cavour, a Giuseppe Mazzini e Giuseppe Garibaldi, alla “spezzinissima” marchesa Virginia Oldoini Contessa di Castiglione, ma anche popolani,marinai e briganti oltre al provveditore ed al sindaco del tempo (per questo personaggio si presterebbe lo stesso assessore Paolo Manfredini che indosserà la sciarpa tricolore). Tra gli eventi anche la cena delle borgate lungo corso Cavour la sera della vigilia e la rievocazione la stessa sera alle 21,30 in via Chiodo del circuito motociclistico cittadino in essere Tra il 1924 ed il 1954, clou del raduno di sidecar storici . Una nota polemica, a margine della conferenza stampa, è stata introdotta dal consigliere comunale Angelo Majoli che ha sottoscritto la mozione Viaggi-Masia a sostegno di un maggior impegno del Comune verso il Palio del Golfo, e che ha lamentato come la stessa, presentata come mozione urgente alla seduta del consiglio comunale di lunedì scorso, non sia stata portata in votazione per esplicito accordo tra maggioranza e opposizione. Pierangelo CAITI

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Dopo una raffica di squalifiche,vince il Cadimare

SUCCESSO del Crdd tra le donne, del Fossamastra tra gli juniores e del Cadimare tra i senior: questo il verdetto della regata delle Grazie. Netto il successo del Crdd che ripete quello di domenica scorsa a Santerenzo e Martina Buccellato, Aurora Maurizio, Elisa Saglione ed Ilaria Corsini, timoniere Fabiola Pupillo, si confermano delle vere campionesse arrivando prime nel tempo di 5’40”11 (lo scorso anno avevano vinto la stessa gara nel tempo di 5’50”12), precedendo di una imbarcazione l’armo del Cadimare giunto secondo in 5’42”77. Terzo Lerici in 5’43”56, quarto Portovenere in 5’51”19, quinto Fezzano in 5’53”78, sesto Fossamastra in5’55”30, settimo SanTerenzo in 6’10”38. Assente Venere Azzurra. Nella gara junior torna al successo il Fossamastra di Marco Mazzolini, Giacomo Mori, Alessio Pilia, Matteo Bello, timoniere Dorentina Durakv, che arriva primo nel tempo di 5’22”70, incalzato a poco più di un secondo dal Canaletto arrivato secondo in 5’23”95, mentre terzo è il Marola in 5’25”89. Quarto a sorpresa il Muggiano in 5’27”74, quinto il Fezzano in 5’29”12, sesto il Crdd in 5’30”11, settimo il Lerici in 5’30”44, ottavo Cadimare in 5’30”67, nono Venere Azzurra in 5’36”39, decimo Le Grazie in 5’37”55, undicesimo il Portovenere in 6’09”83, un tempo altissimo per i vincitori di domenica scorsa costretti a tornare indietro e ripassare la boa che avevano saltato. Difficile ordine d’arrivo per la gara senior stravolta dai ricorsi e dalle squalifiche per difficoltà alla partenza visto il mare in costante peggioramento e con Canaletto e Muggiano che erano arrivati rispettivamente primi e secondi tolti dall’ordine d’arrivo, così come il Fezzano arrivato quarto. Primo quindi si ritrovava il Cadimare di Matteo Gambirasio, Alfredo Tacci, Nicola Zanoni e Mauro Dini, timoniere Fabio Esposito, che era arrivato terzo, secondo il Marola che era arrivato al traguardo quinto. A seguire Le Grazie, Lerici e Fossamastra. In gara anche Crdd, Portovenere, San Terenzo, Venere Azzurra e Tellaro. Difficile avere i tempi in questa classifica stravolta che ha impegnato la giuria oltre ogni limite ragionevole, mentre il trofeo della combinata è andato al Cadimare. Pierangelo CAITI

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